Blocher durissimo, "se Cassis fosse stato Consigliere Federale nel '39, ci saremmo uniti al Terzo Reich. Governo, Parlamento e Tribunale Federale rispettano la Costituzione?"

ZURIGO – Ha lasciato il suo ruolo nella direzione dell’UDC ma non certo la politica attiva. Per Christoph Blocher, infatti, si prospetta una battaglia importantissima per la Svizzera, quella contro l’implementazione dell’accordo quadro, che porterebbe il diritto europeo a prevalere su quello svizzero.

E ha intenzione, come spiega alla SonntagsZeitung, di impegnarsi per far sì che la Svizzera rimanga indipendente. Sarà una campagna dura, e lo si capisce dalla bordata che indirizza a Ignazio Cassis: “con un Ministro come lui, nel 1939 ci saremmo uniti al Terzo Reich”. In pratica, saremmo divenuti parte della nazioni nazista di Hitler.

Parole forti, che spiega: “ho sempre detto che non bisogna fare troppo affidamento su di lui. Vede il mondo come diviso in blocchi di potere, tra i quali la Svizzera non ha spazio”. Da qui, l’idea che avrebbe fatto unire il paese al Terzo Reich.

Tornando alla battaglia contro l’accordo quadro (che si estende anche al fatto di avere giudici stranieri, questione su cui l’UDC non è assolutamente d’accordo), Blocher ritiene che il popolo dovrebbe poter votare, con un referendum obbligatorio. Non ha però fiducia che questo avvenga: “in fondo,  il Parlamento avrebbe anche dovuto implementare l’articolo sulla regolamentazione dell’immigrazione, il 9 febbraio. Non si sa mai, a questo punto, se le Camere, il Consiglio Federale e anche il Tribunale Federale si attengano davvero alla Costituzione”.