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di Don Gianfranco Feliciani
Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e finanziere del presidente Donald Trump, ha lanciato su X, la piattaforma social di sua proprietà, una campagna politica esplicitamente rivolta ai cittadini europei. Il suo sogno e la sua promessa? “Rendere l’Europa di nuovo grande”. Un gioco di parole costruito sul celebre slogan trumpiano, trasformato in MEGA: “Make Europe Great Again”.
Il post, visionato da 50 milioni di persone, lascia chiaramente intendere la volontà di Musk di influenzare, e praticamente soppiantare, la politica europea. Musk, infatti, che non si fa problemi a strizzare l’occhio anche ai neo-nazisti, manifesta la sua influenza globale senza dover rendere conto a nessun Parlamento e a nessun elettorato. Nessuna politica e nessuna legge, perché sono i soldi a comandare e a dettare legge. Insomma, un sovranismo senza frontiere, alimentato da algoritmi e capitali privati, ma proprio per questo potenzialmente più subdolo e pericoloso di quello incarnato dai leader populisti europei.
Papa Francesco ripete sovente che il tempo che stiamo vivendo non è semplicemente “un’epoca di cambiamenti”, ma piuttosto “un cambiamento d’epoca”. È sotto gli occhi di tutti: il nostro è un tempo in cui si stanno attuando radicali cambiamenti in tutti i campi. Questa trasformazione non può che sfociare in due possibilità: o in meglio, o in peggio!
Dinanzi a questo immancabile bivio la cosa più saggia da fare è dunque quella di riflettere con la massima serietà. A quella fonte di saggezza perenne e universale che è la Bibbia, attingiamo alcuni preziosi ammonimenti... “Chi ama il denaro non è mai sazio di denaro e chi ama la ricchezza non ha mai entrate sufficienti. Anche questo è vanità” (Qoèlet 5,9). “Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro, poiché egli si vende anche l’anima” (Proverbi 10,8). “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio” (Matteo 19,23). “Quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?” (Luca 9,25). “L’avidità del denaro è la radice di tutti i mali” (1 Timoteo 6,10). “E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco” (Giacomo 5,1-3).
E i nostri vecchi, che ben conoscevano questa sapienza biblica, dicevano: “La farina del diavolo va tutta in crusca” e “Ul danée al fa danà”.