di Don Gianfranco Feliciani
Papa Francesco ha scelto il motto «Pellegrini della Speranza» come parola chiave dell’Anno Santo. Speranza: il papa non poteva scegliere parola più attuale. Infatti, se c`è una crisi nel cuore dell’uomo d’oggi questa è proprio riguardante la speranza. E la questione è decisamente fondamentale, di vita o di morte.
Come scriveva un antico Padre della Chiesa, Zeno da Verona: «Togli la speranza e tutta l’umanità intorpidisce. Togli la speranza e verranno meno tutte le arti e le virtù. Togli la speranza e tutto perisce».
Diamo uno sguardo a cosa è successo a proposito della speranza cristiana da oltre un secolo a questa parte. Dapprima c`è stato l’attacco frontale da parte di uomini come Feuerbach, Marx e Nietzsche. La speranza cristiana è stata in molti casi l’obiettivo diretto della loro critica. La vita eterna, l’aldilà, il paradiso venivano visti come la proiezione illusoria dei desideri e dei bisogni inappagati dell’uomo in questo mondo. Visti come una protesta contro l’attuale miseria dell’uomo e, nello stesso tempo, come l’oppio dei popoli che lo addormenta e lo distoglie dal suo impegno nella storia.
Ma dopo aver demolito la speranza cristiana, la cultura atea marxista non tardò ad accorgersi che non si potevano lasciare le persone senza una speranza. Ed ecco che si inventò il «principio speranza» tutto fondato sulle capacità dell’uomo. Con esso la cultura marxista non pretendeva solo di aver demolito la speranza cristiana, ma peggio, di averla superata e di esserne la legittima erede. Insomma, di aver scoperto la vera speranza, di cui quella religiosa non era che un simbolo ancora ingenuo e illusorio.
Ora la situazione è decisamente cambiata. Il tracollo politico del marxismo ha tolto molta autorità a questi attacchi alla speranza cristiana, ribaltandone addirittura le conclusioni. La celebre affermazione di Marx: «La religione è l’oppio dei popoli», si può infatti invertire fino a diventare: «L’oppio è la religione dei popoli»; l’oppio inteso come totale sfiducia nelle capacità umane, come solitudine nichilista e indifferenza, come nausea del consumismo e dell’edonismo, e naturalmente anche come droga in quanto tale. In questo Anno Santo la Chiesa è impegnata ad annunciare e a testimoniare con amore ad un mondo smarrito quella sola Speranza dell’uomo che è Gesù Cristo!