Cronaca
11.04.18 - 11:300
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:51
jesuimaleducato: dai fenicotteri ai furti di due statue sacre a Melide, dai coniglietti di Ligornetto fatti morire per gioco alla sporcizia post grigliata di Arbedo: appunti sparsi di maleducazione
Il popolo del web non parla d'altro che di Apolide, ma in Ticino in questi giorni non è l'unico episodio. A Melide rubate la statua di Santa Bernardetta e della Madonna in due occasioni separate, a Ligornetto qualcuno ha portato via e lasciato morire i coniglietti dei bambini delle elementari
LOCARNO – “Speravamo in qualcosa di molto diverso. Invece è stato il trionfo dell’inciviltà e della mancanza di rispetto”. È sconsolato, Alain Scherrer, sindaco di Locarno, mentre guarda i resti di Apolide. Sul posto, c’era anche l’autore dell’opera, Oppy De Bernardo, che ha cercato di mettere al sicuro almeno i salvagenti promesi (a pagamento, tutto andrà in beneficienza) alla discoteca Vanilla.
Sul web, non si parla d’altro che dello scempio. E c’è un bel dire a far notare che erano solo fenicotteri, suvvia, qualche gonfiabile. Erano il simbolo di una maleducazione, di un rispetto delle regole che spesso sembra non si sappia più cosa sia. In molti si indignano, pubblicano le foto di chi fugge da Piazza Grande (ma senza neppure nascondersi più di tanto…) con sottobraccio il trofeo, addirittura un giovane se ne porta via cinque in moto.
Un’indignazione che servirà a qualcosa, oppure quando ci sarà un’altra opera, qualcos’altro da poter portar via, lo si farà come se nulla fosse? Anzi, per molti il fatto che la massa si arrabbi è uno stimolo. Lo faccio pure io, così finisco sui social, pensa magari qualcuno. Da brividi nella sua superficialità.
È vero, il Ticino ha problemi ben più importanti. Storie di famiglie attanagliate dalla mancanza di soldi, come quella che abbiamo raccontato ieri. Gente che non crede nella politica e vorrebbe qualcosa di diverso. Chi si indigna per i rimborsi dei Ministri, del Cancelliere, per Argo 1, per la riforma fiscale, per i giudici supplenti, per l’aeroporto, per i conflitti di interesse. Temi di interesse pubblico, però forse, leggendo le cronache nel nostro Cantone negli ultimi giorni, forse si è guardato verso l’alto ignorando quel che c’è per strada, per usare una metafora. Insomma, i problemi partono dal basso.
Non solo Locarno. Cronache sparse, appunto, da media, social e quotidiani.
A Melide, negli scorsi giorni è sparita la statua di Santa Bernardetta, dalla Cappella della Madonna di Lourdes, situata ai piedi della vecchia stazione della teleferica Melide-Carona. Nessuna manomissione al cancello, solo il vuoto: se ne sono accorte delle signore che volevano portare dei fiori. Come se non bastasse, alcune ore dopo, ecco sparire anche un’altra statua, quella della Madonna. I furti religiosi lasciano sempre interdetti, perché gli oggetti sacri, religiosi o no che si sia, dovrebbero avere un’aura di intoccabilità e rispetto ancor maggior di altri. Già, ma il rispetto cos’è? In ogni caso, in paese c’è sconforto, ma nessuno intende mollare: presto si ricostruiranno le statue, sperando che gli autori (uno o più? Sempre gli stessi? Non si sa) si ravvedano e le riportino.
A Ligornetto, qualcuno ha fatto piangere dei bambini e fatto morire degli animali innocenti. Sì, proprio così, purtroppo. A raccontare la vicenda di Bambi e Punto, i due coniglietti delle scuole elementari, di cui i piccoli allievi si prendevano cura a ricreazione e nei fine settimana, è stato il portale liberatv. Al rientro dalle vacanze pasquali, l’amara sorpresa: la gabbia era vuota, ancora una volta, senza segni di manomissione. Sono state lacrime per i bambini, che hanno chiesto con un cartello di riavere le proprie bestiole, chiedendo increduli “ma perché ce li avete portati via?”. Già, perché? Ieri l’amara scoperta: i due coniglietti sono morti, i loro cadaveri sono stati ritrovati in un prato non distante dall’edificio. Senza parole, davvero. Che bisogno c’era di far del male a Punto e Bambi e sottrarli a chi se ne stava prendendo amorevolmente cura? Di certo, i piccoli di Ligornetto hanno imparato un’amara lezione, che c’è chi fa del male senza motivo. Cosa resterà loro? Rabbia, tristezza, sicuramente, forse, ci si augura, la voglia di essere migliori.
Ad Arbedo, c’è chi ha approfittato della bella domenica per affollare il parco giochi Moesa, dove il comune ha installato anche delle postazioni per le grigliate, gratuite e ad uso di tutti. La regola non scritta è che chi prima arriva meglio si accomoda, come non scritto ma sottinteso sarebbe il dovere di lasciare come si è trovato. Non sempre è così, e sapendolo il Comune ha predisposto un servizio di vigilanza nei fine settimana da maggio a settembre. Domenica, approfittando del fatto che nessuno controllava, i grigliatori hanno pensato bene di lasciare sacchi della spazzatura ovunque e di abbandonare sporcizia sulla sottostante riva del fiume. Complimenti.
E ricordo quando, passeggiando col cane a Mendrisio, vidi una donna riempire il baule con le... palle dell'albero di Natale di Piazza del Ponte. Anche accorgendosi di me, non desistette.
Insomma, caro Ticino, tanti dicono jesuisfenicottero. Noi aggiungiamo, jesuismaleducato. Purtroppo. Ma comunque, se ne parla, e poi cosa cambierà? Nulla. Rassegnazione o realismo? Entrambi.
Immagine tratta dalla pagina Faceook Rumors
Paola Bernasconi