LUGANO – Le parole di Roberto Badaracco, che pare temere la manifestazione degli autogestiti che si terrà il 14 settembre, ha scatenato varie reazioni.
Critico l’ex consigliere comunale luganese e pipidino Armando Boneff: “ Il Municipio di Lugano teme i Molinari? Macché preoccupati! Solo un Municipio debole debole esprime pubblicamente la sua preoccupazione per le minacce di alcuni borderline... Per rispetto della popolazione onesta si prepari invece una reazione decisa e proporzionale al loro comportamento!”.
Non poteva mancare il commento di un altro ex del Legislativo, da sempre vicino agli autogestiti come Gerri Beretta-Piccoli. “Sto pensando che il signor Badaracco, municipale di Lugano, ha dichiarato cose assurde sul Molino Nessuna sovvenzione dallo Stato per pagare le spese è pervenuta in questi anni al Molino. La convenzione e firmata dal Cantone e dal Minicipio e da rappresentanti del Molino (associazione Alba), anche qui è poco aggiornato signor Badaracco. Delle fatture dell’acqua ed elettricità chieda al suo collaboratore signor Schnelmann che le ha viste. L’organizzazione della Corsa della Speranza è informata della manifestazione di sabato 14 settembre. I Molinari faranno un altro percorso, chieda ai suoi colleghi Municipali . La polizia cantonale e comunale sono al correte e avete avuto una riunione non molto tempo fa Attento agli sbalzi di memoria signor Badaracco. Stia tranquillo la manifestazione sarà musicale e cercherà di mettere in risalto le periferie dimenticate . E come dicono i giovani oggi vai tra zio”.
Sul tema è intervenuto anche il ForumAlternativo. “Il Cantone non versa nulla al Molino e l’affitto non lo pagano perché così decise la ditta Giudici & Bignasca quando sottoscrissero nel 2002 la Convenzione per l’uso dell’ex Macello ai “molinari”. È altrettanto certo che il Molino paga le fatture dell’Ail. Lo attestano i bollettini di versamento resi pubblici dallo stesso Molino, quando a dir menzogne in quel caso fu un altro municipale, Michele Foletti”, chiarisce il movimento di sinistra, tornando sulle dichiarazioni di Badaracco. “Il prossimo 14 settembre, siamo certi, il corteo molinaro sarà determinato e pacifico. Il Badaracco, o ignora o mente nuovamente, che il Molino ha già rassicurato gli organizzatori della Corsa della speranza di non voler assolutamente disturbare la loro lodevole iniziativa. Dall’invito alla partecipazione del corteo del Molino, si legge: “Dopo anni in cui la questione dell’autogestione sembrava essersi più o meno “stabilizzata” ora, con il “nuovo”, schickoso e pretenzioso progetto di 26,5 milioni per la costruzione di un polo culturale “alternativo-internazionale” ci è sembrato urgente e fondamentale andare a riprenderci le vie, le piazze, i luoghi simbolo di questa città: in maniera fantasiosa, numerosa, eterogenea, determinata, degna, creativa, rumorosa, colorata. Perché esiste un’altra città che vive, macina, si oppone, sogna, fomenta, s’autorganizza e lotta. Quello che più ci preme è continuare a soffiare il vento delle libertà. E dare un segnale forte, limpido e collettivo a tuttx coloro che lassù in alto si arrecano con arroganza il diritto di controllare e di impossessarsi di vite, corpi e territori”. Poiché il ForumAlternativo fa parte di questa galassia umana, e poiché ne condivide i sogni e le necessità dell’esistenza di spazi liberi e scomodi nella città governate da chi vorrebbe abitanti omologati al pensiero dominante, il 14 settembre sarà presente, invitando la cittadinanza a fare altrettanto, senza farsi spaventare o ingannare dai politicanti di turno”.
Addirittura i Verdi luganesi, dopo che lo aveva fatto il PS qualche giorno fa, si è schierato con i Molinari, addirittura con una risoluzione, dove chiedono che la manifestazione del 14 settembre “permetta all’autogestione di portare pacificamente nella città, fuori dai cancelli del CSOA, la propria energia creativa e la propria urgenza di cambiamento e contribuisca a introdurre nel dibattito pubblico sull’autogestione – che spesso la riduce a un problema di ordine pubblico – nuove prospettive, nuove aperture”, dato che “i Verdi di Lugano si sono pronunciati in più occasioni a favore di un effettivo riconoscimento dell’esperienza di autogestione avviata a Lugano nel 1996. Per effettivo riconoscimento intendiamo il prendere atto che l’autogestione risponde a un reale bisogno di aggregazione sociale e di espressione culturale e politica, e che in questo senso è parte integrante – nella sua diversità e nella sua critica dirompente all’ordine delle cose – della realtà complessa e contraddittoria in cui viviamo. E intendiamo anche, di conseguenza, che questa esperienza debba trovare un luogo e un suo spazio di espressione su cui poter continuare a crescere. La recente decisione del Consiglio comunale, che esclude l’autogestione dall’ex-macello senza proporre un’alternativa reale e credibile, nega questa possibilità. Ciò ha portato a una situazione quanto mai tesa, a un preoccupante vicolo cieco”.