GINEVRA – È una vicenda terribile quella che riguarda un cane di appena 10 mesi, atterrato all’aeroporto di Ginevra, proveniente dall’Ucraina.
La bestiola è stata sequestrata e e il veterinario cantonale di Ginevra ha predisposto le analisi degli anticorpi. Purtroppo questi esami non hanno riscontrato la presenza di tali anticorpi. Inizialmente lo hanno messo in quarantena, ma è stato deciso che l’animale verrà soppresso questo pomeriggio.
Disperati i volontari che lo avevano portato a Ginevra stanno contattando tutte le associazioni animalistiche, compresa Animalife che a fine maggio del 2019 riuscirono ad aiutare, in un caso più o meno simile, Laika: la bestiola aveva 5 mesi quando era arrivata in Ticino dalla Finlandia e nel dubbio di una sua malattia, il veterinario cantonale aveva previsto la soppressione, che si riuscì a evitare in extremis.
Per il cane arrivano a Ginevra è stato contattato pure un legale e i volontari ucraini vorrebbero venire domani a riprenderlo, ma il veterinario cantonale di Ginevra non vuole lasciarlo andare. Ovviamente, non si può negare la colpa di chi lo ha inviato senza antirabbica o senza attendere i 21 giorni, però adesso rischia seriamente la vita, anzi nel momento in cui scriviamo non sappiamo se è ancora vivo.
Tornerebbe in Ucraina. La legge, è vero, è dalla parte del veterinario cantonale, la morale dice altro. Se i volontari lo riprendessero, non ci sarebbe pericolo per nessuno.
Il cagnolino, ricordiamolo, ha solo 10 mesi, un cucciolo con davanti una vita che chi lo avrebbe adottato, probabilmente nel Canton Ginevra, non vedeva l’ora di fornirgli. E ora cerca di sfuggire alla morte.