LOMBARDIA – Da due giorni il governatore della Lombardia Attilio Fontana si trova sotto scorta. A ogni suo spostamento c’è un agente di polizia che gli copre le spalle. Lo ha deciso la prefettura di Varese dopo le incessanti minacce all’indirizzo del governatore con tanto di espliciti murales dalla scritta “Fontana assassino”. Il motivo? L’elevato numero delle vittime di coronavirus in Lombardia.
Sui social è montata la protesta dei detrattori, secondo i quali Fontana sarebbe da ritenere il responsabile della morte di centinaia di morti nelle case di riposo lombarde su cui le procure indagano per epidemia e omicidio colposi.
I murales
Sono due i murales che portano la scritta “Fontana assassino”. Il primo è spuntato in via Vittorelli e rivendicato dai Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. Il secondo è comparso il 22 maggio nella zona della Bovisa.