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Cronaca
09.12.20 - 11:300
Aggiornamento: 11:51

Merlani: "Ancora in crescita. Serve sottoporsi al tampone"

Il Medico cantonale e il farmacista cantonale aggiornano la popolazione in conferenza stampa

BELLINZONA – Il medico cantonale Giorgio Merlani e il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini hanno aggiornato oggi la popolazione in merito all'emergenza coronavirus in Ticino. 

Merlani ha spiegato che "la situazione in Svizzera è stabile. In Ticino, abbiamo 116 persone ricoverate alla Carità di Locarno e 107 alla Moncucco. Quello che abbiamo notato è il fatto che la gente si sottopone meno al tampone. Ma è l'unico modo per rintracciare il virus. Il tasso di positività in Ticino è il 25%. Un tasso elevato e molto superiore alla media nazionale. Siamo in una nuova fase di crescita".

Il farmacista Zanini ha fatto il punto della situazione: "Il mercato è abbastanza normale tranne per quanto riguarda i guanti, diventati cari. Il numero di scorte nel settore sanitario è buono. Le scorte vengono garantite per 12 settimane in base a quanto potuto appurare durante la prima ondata. Il Cantone ha una sua riserva di materiale per intervenire a titolo sussidiario. Non sono quindi previsti problemi nel breve-medio termine".  

Sul vaccino anti-Covid-19, "ci sono state delle accelerazioni nelle ultime settimane. In Inghilterra, da ieri, hanno iniziato a vaccinare le persone. Domani iniziano in Russia e si attendono conferme dagli Stati Uniti. Noi vacciniamo da gennaio. Questi sono messaggi di speranza, ma desidero che questi messaggi vengano interpretati in modo corretto. Per me, ed è l'unica cosa importante oggi, abbiamo una sola sicurezza. Il vaccino, però, non cambia la situazione. Non ci sarà un obbligo di vaccinarsi. Ma l'accesso a tutti sarà dato non prima di maggio/giugno 2021. Perché sarà lì che la Svizzera riceverà un sufficiente numero di dosi. Prima servirà intervenire su gruppi particolari di persone, ma non sarà questo che permetterà a tutti di lasciar perdere le misure di questi ultimi mesi", ha detto Zanini.

"La Svizzera – ha sottolineato Zanini – non è in ritardo sulle tempistiche. Lasciate perdere i paragoni con Cina e Russia. Il permesso in Inghilterra è stato dato utilizzando una richiesta d'emergenza. In Svizzera, questa procedura d'urgenza non si applica perché non esiste. Si applica un'omologazione accelerata, ma il via libera viene dato basandosi su tutti i dati".

E ancora: "È evidente che la campagna di vaccinazione potrà essere avviata soltanto dopo che i vaccini, almeno uno, sia stato omologato da Swissmedic. Poi, il Consiglio Federale dovrà decidere quale vaccino dare a quali persone. Probabilmente avremo un vaccino più indicato per gli anziani, un altro per chi ha malattie croniche. Ma sarà necessario conoscere l'omologazione. Fintanto che non c'è, la strategia vaccinale non può essere definita e, quindi, non sapremo chi saranno i primi a effettuare il vaccino. Lo potremo sapere quando il prodotto sarà stato omologato. Ci stiamo preparando per fare in modo di essere pronti a vaccinare nei giorni seguenti all'omologazione. Oggi sappiamo che sarà una campagna lunga perché i vaccini arriveranno a tappe sul mercato svizzero. L'immunità di gregge non sarà l'obiettivo del 2021. Cercheremo di ridurre i danni. Prevediamo in Ticino almeno sei centri di vaccinazione. Inoltre, prevediamo di vaccinare negli ospedali e negli studi medici". 

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