BELLINZONA - Sono duemila i cittadini ‘over 65’ residenti in Ticino invitati a prendere parte al primo studio epidemiologico sulla loro salute denominato SwissDEM. L’iniziativa, che ha preso avvio in questi giorni con l’invio delle lettere ai potenziali partecipanti, è promossa dal Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) insieme all’Istituto di salute pubblica (IPH) della Facoltà di scienze biomediche dell’Università della Svizzera italiana.
SwissDEM è uno studio di popolazione, condotto con la popolazione e per la popolazione, e fa parte della strategia cantonale sulle demenze. Da anni il professor Emiliano Albanese, responsabile scientifico dello studio, collabora con la dottoressa Anna De Benedetti, presidente della Commissione cantonale per l’implementazione della Strategia cantonale sulle demenze, allo scopo di conoscere lo stato di salute degli anziani, e in particolare l’impatto della demenza sulle persone che ne sono affette, sui loro famigliari, e sulla comunità.
Il progetto è finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica e si svolge, oltre che in Ticino, anche a Ginevra e Zurigo. Lo studio in Ticino può contare anche sulla preziosa condivisione e collaborazione con Pro Senectute, il Consiglio degli Anziani, Alzheimer Ticino e l’Associazione Ticinese Terza Età. La campagna di sensibilizzazione Centparcent (100%SwissDEM), che si è svolta da maggio ad agosto 2020 ed è ancora attiva con un canale Facebook, una pagina Instagram e un sito Web, è stata frutto di questa preziosa collaborazione. Fatta di volti di persone che hanno partecipato a uno studio pilota, la campagna ha raccontato l’importanza della partecipazione alla ricerca al motto di “Ognuno di noi conta” (https://centparcent.ch).
Le lettere che i partecipanti ricevono in questi giorni forniscono i dettagli relativi alle modalità di partecipazione allo studio, che saranno molteplici, nel pieno rispetto delle normative e degli standard di sicurezza sanitaria dovuti all’epidemia da COVID-19. Il DSS e l’IPH hanno predisposto un sistema flessibile per consentire ai partecipanti di scegliere come essere seguiti durante tutta la durata dello studio, stabilendo un dialogo e un rapporto di reciproca fiducia nel tempo.
DSS e IPH auspicano che tutti coloro che riceveranno la lettera a casa possano informarsi adeguatamente in merito agli obiettivi dello studio e comprendere l’importanza della partecipazione alla ricerca, nell’interesse della comunità. Al netto di quelle poche lettere che non verranno recapitate per diversi motivi, come naturalmente capita con invii su così larga scala, si conta di suscitare l’interesse di tutti. È infatti indispensabile un campione ampio e rappresentativo di anziani che vivono in Ticino per raccogliere dati validi e attendibili sulla salute, e per conoscere i bisogni e le aspettative di questa parte della popolazione che è straordinariamente eterogenea, varia, e soprattutto ricca.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi allo 058/666.49.61 o consultare il sito https://www.biomed.usi.ch/it/facolta-scienze-biomediche/istituti/swissdem