LUGANO - L'uomo che ha ucciso Matteo Cantoreggi alla Pensione La Santa di Viganello è stato condannato a 4 anni e 3 mesi, dopo che l'accusa ne aveva chiesti 17 anni. La prima reazione fuori dal tribunale è della ragazza dell'uomo ucciso, che ha parlato di "vergogna".
Cantoreggi è deceduto per soffocamento (del suo stesso sangue) e non direttamente per i pugni, così ha detto il medico legale. Sono cadute le accuse di assassinio, omicidio intenzionale, intenzionalità e dolo eventuale, è rimasto omicidio colposo per omissione.
Il 35enne austriaco ha colpito con dei pugni l'uomo morto, assieme a lui c'era un'altra persona nel frattempo deceduta per overdose. Il 35enne era alla Pensione dopo aver scontato una pena detentiva. Dal dibattimento era emerso che Cantoreggi era una sorta di leader nell'ambiente e che l'austriaco non la riconoscesse. Un movente? Pareva non esserci.
L'imputato ha dichiarato di non essersi reso conto che i pugno potessero essere letali. Quando ha capito che la situazione era grave, che l'uomo era svenuto, dopo aver abbandonato il corpo in un'altra stanza della pensione, aveva provato a rianimare Cantoreggi.
Così si è arrivati alla sentenza di un triste caso che parla di tossicodipendenza, di alcolismo (il 35enne ha ammesso che lui e la vittima bevevano assieme e che quest'ultima quella sera fosse ubriaca, ammettendo che in condizioni diverse avrebbe agito in un altro modo).
Pubblica accusa e accusatore privato meditano seriamente il ricorso in Appello.