NEW YORK - Non molto tempo fa la variante Omicron irrompeva nella quotidianità della pandemia, mettendo a soqquadro ancora una volta tutte le convinzioni e le certezze degli esperti, compresi i politici che da allora hanno inasprito, anche in Svizzera, le misure di contenimento.
Adesso in Ticino Omicron è la variante più diffusa. Non ci sono voluti infatti molti giorni per vederla prendere il sopravvento. Giorgio Merlani, medico cantonale, lo ha confermato.
Quel che ancora non si sa è se i vaccini siano del tutto efficaci, anche se si crede che la terza dose aumenti in maniera notevole, persino di più dell'80%, la protezione. Ma ora cinque lavori appena usciti sulla rivista Nature e condotti da David Ho della Columbia University, di New York fanno tremare.
A quanto pare, la neutralizzazione di Omicron è bassa per tutti i vaccini sul mercato, anche in casi in cui è stata somministrata pure la terza dose. Il motivo sarebbe che i vaccini lavorano sulla proteina Spike, che in Omicron è diversa rispetto a quella contenuta nelle altre varianti, con tra l'altro una trentina di varianti.
Ad ogni modo chi aveva ricevuto un booster aveva una protezione migliore, per qualsiasi tipo di vaccini.
Contro Omicron non paiono funzionare bene neppure gli anticorpi monoclonali, tranne romlusevimab e sotrovimab.