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Cronaca
02.02.22 - 17:120
Aggiornamento: 08.02.22 - 14:45

Per Damiano, 14 anni dopo. "Noi ci sposiamo, facciamo esperienze, cresciamo e tu sei sempre lì, fermo a 22 anni. Mi manchi"

Il primo febbraio moriva tragicamente il giovane Tamagni, un'amica lo ricorda con un post straziante. "Crepo dalla tristezza, dal dolore, pure dalla rabbia. Se tu fossi qui, molti di noi, avrebbero fatto scelte diverse. Vorrei poterti parlare"

LOCARNO - Quattordici lunghi anni, che a volte sembrano passati in un soffio. La notte del primo febbraio 2008 moriva tragicamente Damiano Tamagni, giovane locarnese ucciso in modo barbaro e assurdo, preso a calci alla testa mentre era al Carnevale di Locarno.

Il suo caso aveva sconvolto il Ticino e non solo, restando indelebile simbolo di violenza giovanile, che non può che tornare alla mente ad ogni triste episodio, vedesi i pestaggi degli ultimi mesi.

Per Damiano è stata fondata anche una associazione che combatte contro la violenza.

Per una famiglia, una comunità, un gruppo di amici, la vita non è più stata, e non potrà mai più essere, la stessa. Passano gli anni ma il ricordo è vivo come non mai. Lo testimonia lo straziante post di un'amica, che negli hastag a corredo scrive "miss my best friend", ovvero "mi manca il mio migliore amico", che riportiamo integralmente in memoria di Damiano:

"Questa foto potrebbe essere una delle ultime scattata con te, o almeno, una delle ultime in teoria scattata a me e Lore, dove anche tu Dami volevi essere presente e ti auto invitavi nella foto con il tuo stupendo sorriso e la linguetta fuori.

Mi manchi sai, tanto. E anche se la gente intorno a me mi vede forte per la maggior parte delle volte. Dentro di me spesso crepo dalla tristezza, dal dolore, pure dalla rabbia!

Sì, anche e ancora dopo 14 anni!

Mi mancano le serate indimenticabili fuori a far festa, le cene fuori ai ristoranti, le passeggiate casa-scuola-casa con le nostre innumerevoli discussioni, mi mancano le pazzie, le cose che condividevamo e le cose su cui non andavamo d'accordo e cavolacci, mi mancano tantissimo pure tutti i carnevali ai quali noi non mancavamo mai.

La vita va avanti, noi, i tuoi amici, abbiamo le nostre professioni, ci sposiamo, nascono i nostri figli, facciamo esperienze di vario tipo, cresciamo e tu sei sempre lì fermo a 22 anni. Nulla di tutto ciò ti è stato permesso di vivere. Ti è stato tolto tutto nel giro di 10 secondi. Quei maledetti 10 secondi, solo 10. Cosa farei per togliere dalla tua storia quei 10 secondi o ridarteli, farteli vivere in festa e non di botte.

Spesso la mia mente inizia ad immaginare come sarebbe la nostra vita se tu fossi ancora qui. Come sarebbe diversa la vita di molti di noi. Tanti tuoi amici, parenti, i tuoi genitori, la tua sorellina, io... Penso avremmo fatto molte scelte diverse da quelle che abbiamo fatto senza di te. Vorrei condividere le mie gioie e le mie tristezze con te, non come faccio ora, parlandoti mentre non sei qui fisicamente, ma guardandoti negli occhi, vedendo le tue reazioni, sentendo le tue risate, le tue battute, proprio così come doveva essere, prima che ti fosse tolta la vita.

Sai una cosa Dami? Avevamo proprio una bellissima vita!".

 

 

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