LOCARNO – Allarme siccità, da nord e sud. Piangono anche gli acquedotti ticinesi. "La situazione è peggiore di quella del 2003, anche se la rete degli acquedotti ticinesi è più preparata ad affrontare le difficoltà", spiega alla RSI il presidente dell'Associazione acquedotti ticinesi Maurizio Barro.
Molte sorgenti a Sud delle Alpi si sono prosciugate e tante altre faticano ad approvvigionarsi. Le principali problematiche si registrano sulla sponda destra del Piano di Magadino e nel Mendrisiotto. "L'approvvigionamento è garantito – spiega Barro –, ma se continua a fare caldo si potrebbe limitare l'utilizzo dell'acqua. Il clima sta cambiando e dobbiamo renderci conto che l'acqua è preziosa. Non possiamo sprecarla".
"No agli sprechi" è la parola d'ordine anche in Italia, dove sempre più regioni sono confrontate con l'emergenza siccità. Le aree golenali del Po senza acqua rappresentano il simbolo degli effetti del cambiamento climatico che sta presentando il conto.