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Cronaca
17.10.22 - 14:280
Aggiornamento: 18.10.22 - 20:31

Lola, rapita sotto casa e ritrovata in un baule. La tragedia che sconvolge Parigi

La 12enne è stata adescata da una donna al rientro da scuola venerdì, e ritrovata la sera stessa sgozzata in un contenitore nel cortile della sua abitazione. Scartata la pista del traffico d’organi, l’omicidio al momento non ha movente

PARIGI - Lola Daviet, la dodicenne ritrovata sgozzata in un contenitore nel cortile del palazzo dove abitava,  in un quartiere residenziale a nord-ovest di Parigi, sarebbe morta senza un perché. Scartata la pista del traffico d’organi, che inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato, le ultime evoluzioni delle indagini hanno portato a un gruppo di emarginati della banlieue di Bois Colombes. 

Ma facciamo un passo indietro per ricostruire l’accaduto. Tutto è avvenuto nello stabile in cui la ragazzina viveva con la famiglia, un condominio residenziale nel diciannovesimo arrondissement, dove il papà fa il custode. Una famiglia tranquilla, i Daviet, che con i loro due figli spesso il venerdì pomeriggio partivano per andare dai nonni in campagna, fuori città.


La scomparsa e il video del rapimento

Venerdì 14 ottobre, alle 15, Lola Daviet è uscita dalla scuola media Georges-Brassens, dove frequentava la quinta classe. Tra la scuola e il residence Manin, dove abitava, ci sono 190 metri. Due minuti a piedi, che la ragazzina percorreva due volte al giorno. Quel pomeriggio, però, Lola a casa non è mai arrivata. Il padre si è immediatamente allertato; inizialmente ha pensato che la bambina si fosse fermata a giocare con le amiche ai giardini vicino a casa, ma così non era. Allora ha cominciato a chiedere ai vicini e a chiunque incontrasse davanti al portone se avessero visto la piccola, ma della bambina bionda non c'era nessuna traccia. Così il papà è andato a controllare la registrazione della videocamera di sorveglianza: le immagini mostravano Lola, nell'androne del palazzo, e una giovane donna che le si avvicinava e la prendeva per un braccio facendole cenno di seguirla. Quindi la bambina la seguiva con aria preoccupata.

Immediatamente è scattata l'allerta rapimento, i messaggi drammatici della madre sui social, gli interrogatori della polizia, a tappeto, prima agli abitanti del palazzo, poi ai commercianti. 


Il macabro ritrovamento

Poco prima di mezzanotte, il corpo di Lola è stato ritrovato da un clochard: era in un baule trasparente nel cortile interno del condominio dove vivono i Daviet, nascosto alla bell’e meglio con degli stracci. All’interno, il corpo esanime della piccola, raggomitolata, con i polsi e le caviglie legati, e con una profonda ferita alla gola che le aveva quasi staccato la testa. Sul suo corpo, secondo fonti dell'inchiesta, sarebbero state "apposte" due cifre, un 1 e uno 0. Lola, sarebbe morta per soffocamento e sgozzata soltanto dopo il decesso. Accanto al baule, due trolley.


Sin da subito è parso abbastanza chiaro che si trattasse di un rapimento. Poco distante, sono stati presto ritrovati dello scotch e un taglierino. Poi un residente ha testimoniato che la donna che compare nel video con Lola gli aveva chiesto aiuto per trasportare una valigia molto pesante. “Aveva un comportamento strano”, ha affermato l’uomo, che avrebbe esitato ad aiutarla ma lei gli avrebbe promesso un mucchio di soldi provenienti "da un traffico di organi". Il vicino si è rifiutato di trasportare la valigia.

L'arresto

La donna si è quindi allontanata su un'auto a noleggio con conducente. Gli inquirenti in poche ore l'hanno localizzata a Bois-Colombes, nella banlieue nord-ovest di Parigi, dove l’hanno arrestata, non nutrendo dubbio alcuno circa il suo coinvolgimento nella macabra vicenda. Le hanno anche sequestrato materiale simile a quello usato per il rapimento di Lola. Oltre alla donna sono state arrestate altre persone, che però sono soltanto in stato di fermo per le indagini. Fra queste, il clochard che ha ritrovato il baule con il cadavere della bambina, non sospettato.

La 24 anni maghrebina sarà sottoposta a perizia medica prima dell’interrogatorio. Tutti i fermati compariranno lunedì mattina davanti al giudice istruttore per l'eventuale arresto e apertura di un'inchiesta a loro carico.

L'inchiesta aperta dalla Procura di Parigi per l'omicidio della dodicenne ipotizza i reati di assassinio, stupro e atti di tortura

Lo shock nel quartiere e il dolore dei compagni di scuola

L’intero quartiere è sotto shock. Il giardino del palazzo dove il papà di Lola fa il portiere è sommerso di fiori bianchi, candele,e cartelli che ricordano la ragazzina, conosciuta e benvoluta da tutti.  Particolarmente commovente il messaggio di un’amica di Lola, costellato di cuori: "Tu, Lola, la mia amica fin dall'asilo, tutti quei ricordi che tornano in mente. Quanto ci piaceva indossare quegli abiti da principessa e far arrabbiare tuo fratello...". Sono decine i genitori degli allievi della suola media Georges Brassens e di passanti che si fermano davanti al palazzo, sconvolti e increduli.


Nell’istituto è stato organizzato un servizio di sostegno psicologico per i ragazzi.

 

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