BOLOGNA - È stato arrestato Paolo Bellini, esecutore materiale della strage alla stazione di Bologna. A quasi 43 anni da quel 2 agosto 1980, l’arresto di Bellini rappresenta un importante sviluppo nella ricerca della verità sul tragico evento che causò la morte di 85 persone e oltre 200 feriti. Già un anno fa, l’ex militante di Avanguardia Nazionale era stato condannato all’ergastolo in primo grado dalla Corte di Assise di Bologna. L'arresto, confermato da uno dei legali dell’ex terrorista, è avvenuto in seguito a intercettazioni con minacce alla ex moglie, la cui testimonianza è stata fondamentale per la condanna in primo grado all'ergastolo, su ordinanza della corte d'assise d'appello di Bologna.
Da queste ultime, pare che Bellini avesse intenzione di commettere altri omicidi per vendetta, tra cui proprio quello dell’ex coniuge, che aveva testimoniato contro di lui al processo.
L’ex terrorista, che fu anche ladro di mobili antichi, truffatore, “assassino” per sua stessa definizione - pur dichiarandosi sempre innocente riguardo ai fatti di Bologna - pilota d’aerei, killer di ’ndrangheta e, per un periodo, collaboratore di giustizia al processo di Palermo sulla trattativa Stato-Mafia del 1992, è stato portato nel carcere di Spoleto.