MENDRISIO - Scomparsa di nuovo mezz'ora dopo essere stata ritrovata. Continua l'ansia della madre di una delle tante ragazzine per cui la Polizia negli ultimi mesi ha dovuto diramare un avviso di scomparsa, un problema sempre più diffuso.
Ne avevamo parlato con Marco Galli, capo ufficio dell’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani, della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS, sottolineando che spesso ciò accade da istituti o cliniche dove vengono collocati. "Mi sento di escludere che gli affidamenti a terzi siano decisi con superficialità. Il lavoro di valutazione è stato anzi migliorato. Sempre più, nel limite del possibile, viene favorita anche la partecipazione della famiglia e del minore. A tal fine è stata organizzata una formazione specifica (Vivavoce) in collaborazione con la Supsi che sta dando riscontri positivi", aveva risposto a nostra precisa domanda, parlando delle fughe come di una "manifestazione di malessere, in parte evidenziato durante la pandemia, in parte pre-esistente e legato da un lato a una maggiore fragilità famigliare e dall’altro a una difficile inclusione di alcuni giovani nella società e alla mancanza di prospettive per il loro futuro" (leggi qui).
Dalle pagine di tio oggi a riaprire il tema, con una fortissima dichiarazione, è la madre di una ragazzina che era sparita da Casa di Pictor a Mendrisio per poi essere ritrovata e rifuggire pochissimo tempo dopo, lei parla di mezz'ora. Durante l’estate mia figlia 15enne si è assentata dal foyer Casa di Pictor di Mendrisio, struttura in cui risiede, per settimane intere", è il suo grido. E basta che invii un messaggio ogni due giorni dicendo di stare bene e non viene cercata.
E infatti da Casa Pictor spiegano che "se il giovane mantiene aperto un canale di comunicazione si valuta caso per caso con la Polizia cantonale se procedere o meno con la denuncia di scomparsa. Rimaniamo inoltre in costante contatto con i genitori e/o con il tutore del minorenne e aggiorniamo puntualmente l'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani", denunciano se il contatto non è possibile.
Oltre a fuggire, per la madre la ragazzina è decisamente cambiata da quando si trova nel foyer. "Ho consegnato all’istituto una ragazza che andava a scuola e aveva degli obiettivi. Ora me ne ritrovo una che si droga, ha problemi di autolesionismo e da tempo non frequenta più le lezioni".
Per ora, non si sa dove sia.