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Cronaca
07.11.23 - 09:170

Airbnb nel mirino della Guardia di Finanza, sequestrati oltre 779 milioni di euro. La Procura: “Ha evaso le tasse in Italia per anni”

La piattaforma irlandese degli affitti brevi, tra il 2017 e il 2021, non avrebbe versato i tributi legati alla cosiddetta “cedolare secca”, sottraendosi agli obblighi di legge

MILANO - La scure della Guardia di Finanza si abbatte su Airbnb. Le Fiamme gialle hanno sequestrato ieri, lunedì, su ordine del Gip, oltre 779 milioni di euro alla società e a tre persone che hanno rivestito cariche amministrative tra il 2017 e il 2021. Lo comunica il Procuratore di Milano Marcello Viola in una nota stampa.

L’ipotesi di reato avanzata dalla GdF e della Procura è che, in quei cinque anni, la piattaforma irlandese degli affitti brevi si sia sottratta alla dichiarazione e al versamento (in qualità di sostituto d’imposta) della cedolare secca del 21% sui canoni di locazione breve corrisposti dagli utenti italiani, importi poi retrocessi ai proprietari degli immobili (hosts) al netto della commissione addebitata per l’utilizzo della piattaforma digitale. 

Per legge, la società avrebbe dovuto invece dichiarare e versare quegli importi; i versamenti elusi tra il 2017 e il 2021 ammonterebbero dunque, secondo le stime delle Fiamme gialle, a 3,7 milioni di euro, mentre il tributo che Airbnb avrebbe dovuto versare al Fisco italiano tra il 30 gennaio 2019 e il 30 gennaio 2023,è stato calcolato appunto nei 779 milioni sequestrati lunedì.

Misura, questa, motivata dai magistrati milanesi sia con il “pericolo che si aggravino le conseguenze del reato”, sia con la “possibile concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta la legge, e cioè con il danno economico che dall’omesso versamento dell’imposta dovuta da Airnbn deriva agli altri operatori del settore che ottemperano al ruolo di sostituto d’imposta”.

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