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Cronaca
19.12.23 - 09:350

Povertà: tra le famiglie monoparentali è un fenomeno “diffuso, grave e persistente”

L’allarme dell'Associazione Ticinese delle Famiglie Monoparentali e Ricostituite: “Occorrono maggior impegno e strategie più efficaci che considerino meglio le difficoltà e i bisogni di questi nuclei, che in Ticino sono 1 su 4”

VERSCIO - Per le famiglie monoparentali la povertà assoluta è un fenomeno diffuso, grave e persistente. Occorre un maggiore impegno per elaborare strategie efficaci in grado di tenere meglio in considerazione le difficoltà e i bisogni dei nuclei monoparentali (e ricostituiti), che in Ticino rappresentano ben 1 famiglia su 4. Sulla scorta dei dati comunicati ieri nel primo Rapporto sulla povertà (LEGGI QUI), l’Associazione Ticinese delle Famiglie Monoparentali e Ricostituite (ATFMR) risponde a mezzo stampa con il proprio rapporto di attività: sono oltre 700 le consulenze effettuate dall’ATFMR nel 2023, spesso per situazioni di difficoltà economica.

Le famiglie monoparentali sono le più povere

I risultati mostrano con grande chiarezza come “vi è una categoria colpita dalla povertà assoluta in modo nettamente più forte” rispetto alle altre categorie della popolazione: i nuclei composti da “un adulto con minori”, ossia le famiglie monoparentali. Quasi il 30% di queste famiglie nel 2018 si trovavano in una condizione di povertà reddituale assoluta.
 
E non solo sono la categoria maggiormente colpita dalla povertà, ma lo sono anche in maniera più drammatica, come emerge dall’analisi del divario di povertà reddituale assoluta mediano, che misura di quanto il reddito disponibile è inferiore alla soglia di povertà.

Questo significa, in parole semplici, che le famiglie monoparentali vivono spesso in condizioni di povertà estrema, ben al di sotto del minimo vitale d’esistenza. Oltre a ciò, rimangono in condizioni di povertà per periodi più lunghi di quelli del resto della popolazione.

2023: più di 700 consulenze per l’ATFMR, spesso per situazioni di difficoltà economica
 
“Questi dati drammatici, purtroppo, non ci stupiscono. Da tempo l’Associazione Ticinese delle Famiglie Monoparentali e Ricostituite si impegna affinché venga approfondita la conoscenza delle difficili condizioni finanziarie delle famiglie monoparentali e vengano elaborate risposte – a livello di misure di politica sociale e di servizi di accompagnamento – per contrastare questo preoccupante fenomeno”.

Le richieste che giungono allo sportello di ascolto e consulenza dell’ATFMR sono in continua crescita: nel 2023 sono già oltre 700 e gran parte di esse riguarda situazioni di grandi difficoltà economiche, spesso durante e dopo la fase di separazione dei genitori. “Mancato versamento dei contributi di mantenimento, difficoltà nell’ottenimento di determinate prestazioni sociali, procedure di separazione lunghissime, anticipo alimenti che si interrompe dopo 5 anni, difficoltà di conciliazione famiglia/lavoro: numerose sono le possibili con-cause che si celano dietro le drammatiche cifre della povertà delle famiglie monoparentali”.
 
Difendiamo il diritto dei bambini a una vita dignitosa
 
“Parlare di povertà delle famiglie monoparentali significa parlare di un fenomeno che tocca in primo luogo i bambini e i giovani che crescono in questi nuclei e che vedono quindi minacciato il loro diritto a un ‘buono e sano sviluppo a livello fisico, mentale, intellettuale e sociale’”, si legge nel comunicato.

“La povertà e la precarietà in cui si trovano numerose famiglie monoparentali rappresenta infatti una grave minaccia per il benessere dei minori coinvolti. Le conseguenze di questa fragilità finanziaria possono infatti farsi sentire a più livelli – sull’educazione, sul tempo libero, sulle relazioni sociali, le cure mediche, etc. – e compromettere le prospettive future dei figli dei nuclei monoparentali”.
 
Serve un’analisi attenta e risposte adeguate 
 
“I dati raccolti sono utili e importanti e crediamo sia ora urgente approfondire la loro analisi e trovare risposte adeguate.  Il diritto di famiglia sta evolvendo con grande rapidità in questi ultimi anni, con cambiamenti profondi sia a livello di configurazioni familiari post-separazione sia per quel che riguarda il calcolo dei contributi di mantenimento. Quale è l’impatto di tali cambiamenti sulla situazione socioeconomica dei nuclei monoparentali? 
Il Canton Ticino ha promosso importanti aiuti per le famiglie, come le prestazioni API/AFI, eppure questo non sembra sufficiente per contrastare con efficacia la povertà dei nuclei monoparentali. 
Serve dunque un maggiore impegno per elaborare strategie efficaci in grado di tenere meglio in conto le difficoltà e i bisogni dei nuclei monoparentali (e ricostituiti), che – lo ricordiamo – rappresentano in Ticino ben 1 famiglia su 4”.

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