BELLINZONA – A inizio settembre si è tenuto l’audit per il rinnovo all’Associazione Triangolo del certificato di qualità da parte dell’Associazione svizzera di qualità nelle cure palliative. Gli audit vengono svolti allo scopo di verificare se e in che misura i criteri di qualità precedentemente concordati sono soddisfatti. L’esito della verifica ha confermato la qualità del lavoro svolto dall’Associazione Triangolo, evidenziando un tasso di conformità dei criteri di valutazione pari al 98%. Tra i principali punti di forza sono emersi l’efficacità della rete professionale, la gestione della cartella del paziente, la grande attenzione rivolta al paziente e l’impegno dell’Associazione Triangolo a far conoscere i suoi servizi e il suo operato al pubblico.
Il brillante risultato ottenuto ha portato alla riconferma il 13 novembre 2023 del marchio “Qualità in cure palliative” conferito dall’Associazione Svizzera per la Qualità in cure palliative - qualité palliative. “Il risultato premia lo sforzo collettivo e l’impegno a favore dei pazienti” ha commentato il presidente dell’Associazione Triangolo dr. ing. Fulvio Caccia, “dopo trentacinque anni di crescita lenta ma costante dell’Associazione l’invecchiamento della popolazione c’impone di perseverare e crescere ulteriormente”.
L’Associazione Triangolo
L’Associazione Triangolo è nata nel 1988 per il paziente oncologico e dal 2019 ha esteso la sua attività anche ad altre patologie croniche progressive. Fin dalla sua fondazione condivide con il paziente, i familiari e le persone vicine il percorso della malattia. L’Associazione, composta da collaboratori professionisti e da volontari, opera in modo interdisciplinare collaborando con tutti i servizi presenti sul territorio. Triangolo è operativo con quattro servizi: volontariato, sociale, psico-oncologico e di cure palliative domiciliari.
Il Servizio cure palliative domiciliari (SCPD)
Il servizio cure palliative domiciliari (SCPD) dell’Associazione Triangolo è nato nel 2001 ed è riconosciuto dal Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) del Canton Ticino quale servizio d’appoggio ai sensi della Legge sull’assistenza e la cura a domicilio (LACD). Il Servizio di cure palliative domiciliari è composto da medici e infermieri specializzati in cure palliative. Viene attivato per consulenza domiciliare specialistica in situazioni di cure a domicilio complesse su consenso dei malati e dei curanti. Obiettivo del servizio è di favorire la permanenza al domicilio in sicurezza di persone gravemente malate a seconda dei bisogni individuali della persona curata, dei suoi familiari e della rete dei curanti. Il servizio interviene con visite puntuali a domicilio che possono intensificarsi nei periodi di instabilità. Rileva e rivaluta i sintomi fonte di sofferenza e rimodula il piano di cura in sinergia con i professionisti e i familiari coinvolti nelle cure. Il servizio dedica tempo di cura nella condivisione, espressione
e ricerca delle scelte di vita della persona stessa sino alla redazione delle direttive anticipate che si condividono con la famiglia e la rete di cura.
Il Servizio è a disposizione anche in ambito ospedaliero per un supporto nell’organizzazione del rientro a domicilio dei pazienti bisognosi di cure palliative, come pure nell'ambito delle case anziani per offrire una consulenza su richiesta dei medici responsabili delle strutture. I pazienti presi a carico dal SCPD sono progressivamente aumentati negli anni. Nel 2022 (ultimo anno con dati definitivi di riferimento) sono stati 229, la maggior parte con un’età compresa tra i 61 e gli 80 anni, insieme a numerosi ultraottantenni, mentre i casi di pazienti con età inferiore ai quarant’anni hanno rappresentato l’eccezione. Nel 2023 la tendenza è già ora quella di un aumento dei casi che hanno richiesto l’intervento del Servizio. L’85% circa dei pazienti seguiti dal SCPD nel 2022 aveva una patologia oncologica.
Nel rimanente 15% si è trattato principalmente di persone con una patologia neurologica cronica degenerativa. In media, lo scorso anno, la durata di presa in carico per ogni paziente è stata di ca. 200 giorni, con un’intensità degli interventi definita nel tempo in base ai bisogni e alla fase della malattia. La presenza dei collaboratori del Servizio può infatti diventare particolarmente frequente, a volte quotidiana, nella fase del fine vita. Garantire sicurezza e tranquillità alla famiglia e alla rete amicale curante è fondamentale per poter restare a domicilio con serenità. Il supporto alla famiglia nelle fasi di fine vita è particolarmente impegnativo in quanto emerge il vissuto della famiglia e della persona.
Durante la pandemia si è riscontrato nei pazienti affetti da malattie gravi seguiti da Triangolo e nei loro familiari un’accresciuta reticenza all’ospedalizzazione nel delicato momento del fine vita, per paura di morire lontano dai propri affetti. La scelta per l’accompagnamento a casa nel fine vita continuava quindi a crescere, e negli ultimi due anni è risultato per la prima volta maggiore rispetto a quello in ospedale. Si tratta di circa una sessantina di pazienti per anno. Per quanto riguarda il decesso in casa anziani, il numero è rimasto pressoché invariato.
Negli ultimi anni, si è inoltre consolidata la rete delle collaborazioni sul territorio nell’ambito delle cure palliative. In quest’ottica, nel 2022 è stata sottoscritta una dichiarazione di collaborazione concernente l’offerta e la promozione di cure palliative in Ticino tra l’Associazione Triangolo, l’Ente Ospedaliero Cantonale, la Fondazione Hospice Ticino e la Fondazione Clinica Varini. Ottima è inoltre la sinergia con gli studi medici degli oncologi dell’Associazione, i medici di famiglia e i servizi di cure domiciliari (sia pubblici che privati).