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Economia
15.10.22 - 17:320
Aggiornamento: 16.10.22 - 20:17

Le aziende ticinesi preoccupate per il tema energetico. Gehri lancia un appello

"Serve un gesto politico concertato da parte di Confederazione, Cantone e Comuni: si sospenda almeno temporaneamente l'incassi dei tributi pubblici che rincarano il prezzo dell'energia", ha detto nel corso dell'Assemblea della Camera di Commercio

BELLINZONA - L'energia, il suo costo e le sue difficoltà di reperimento sono state al centro della 105esima Assemblea Generale ordinaria della Camera di Commercio ticinese, tenutasi ieri a Bellinzona. Era ospite il Presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

Il tema energetico è stato al centro degli interventi sia del presidente della Cc-Ti Andrea Gehri sia di Crhristian Vitta.

Il Presidente Andrea Gehri e la Vicepresidente Cristina Maderni hanno ribadito un’economia ticinese in linea con le tendenze del resto della svizzera da tutti i punti di vista. Le incertezze internazionali legate alla reperibilità e ai costi delle materie prime e alle difficoltà nell’ambito energetico, in particolare, rendono però la vita difficile a moltissime imprese, che si trovano a dover operare nell’insicurezza di costanti di riferimento, con evidenti difficoltà di pianificazione e di investimento.

Per questa ragione, la Cc-Ti sta lavorando da tempo a stretto contatto con le aziende ticinesi produttrici e distributrici di energia e con le Autorità per cercare di trovare soluzioni praticabili, che non creino disparità di trattamento e permettano un piano strategico valido da proporre al mondo economico.

Proprio in quest’ottica il Presidente della Cc-Ti, Andrea Gehri, ha sottolineato l’importanza di un gesto politico concertato da parte di Confederazione, Cantone e Comuni sospendendo almeno temporaneamente l’incasso dei tributi pubblici che rincarano il prezzo dell’energia. Su un tema così complesso, tutti devono essere chiamati a fare la loro parte.

È stata ribadita e sottolineata la necessità di procedere anche a concrete riflessioni in
materia di riforme fiscali sul piano cantonale, mettendo in atto quanto già deciso dal popolo e promuovendo modifiche che migliorino la competitività del nostro territorio, soprattutto sul piano della fiscalità delle persone fisiche.

L’intervento presidenziale non ha tralasciato di citare i numerosi servizi che la Cc-Ti, quale
associazione-mantello dell’economia cantonale, mette a disposizione dei propri associati e
l’impegno costante profuso a favore di cittadini e imprese quale mediatore in tutti i temi di
attualità d’importanza per il migliore sviluppo auspicato del nostro territorio.

Il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, Christian Vitta, ha sottolineato la grande incertezza del periodo che stiamo attraversando e i
suoi risvolti concreti, in particolare per quanto concerne l’ambito energetico. Il Cantone ha
istituito un apparato organizzativo al fine di monitorare costantemente la situazione ed
essere pronto a reagire in caso di problemi di approvvigionamento energetico.

Ha inoltre rimarcato l’importanza di rendere il Ticino sempre più attrattivo e competitivo nel contesto nazionale e internazionale. Con questo obiettivo il Cantone continua a lavorare nella direzione di un aggiornamento del quadro fiscale: dopo le importanti riforme fiscali promosse negli scorsi anni sono attualmente in corso degli approfondimenti in vista di una futura riforma della Legge tributaria cantonale. 

Il Cantone punta inoltre con determinazione sul tema dell’innovazione, in particolare
attraverso la concretizzazione del Parco dell’innovazione ticinese e lo sviluppo dei suoi centri di competenza.

Ha infine ricordato l’importanza dell’unione d’intenti e del gioco di squadra, elementi che si
sono rivelati fondamentali nell’affrontare la crisi pandemica e che saranno indispensabili
anche per affrontare le sfide future.

In conclusione il Consigliere di Stato ha rivolto i propri ringraziamenti alla Cc-Ti per la costruttiva collaborazione e agli imprenditori che, nonostante le difficoltà del contesto,

Ignazio Cassis, intervistato da Pietro Bernaschina della RSI, ha ribadito la complessità del contesto attuale e gli effetti per l’economia svizzera, sottolineando però quanto la stessa in un contesto di forte interdipendenza fra paesi, continui a giocare un ruolo importante anche a livello internazionale.

Nel corso dell'Assemblea, che vedeva circa 400 partecipanti, stati nominati nell'Ufficio presidenziale della CC-Ti all’unanimità Dario a Marca (Capo vendita per la regione Ticino di Coop, in rappresentanza del settore della grande distribuzione), Alessandra Juri Zanolari (contitolare della Adolfo Juri elettronica industriale SA, in rappresentanza del settore dell’industria elettronica), Giuseppe Perale (professore, ricercatore e imprenditore, presidente della sezione ticinese di SwissMedtech, in rappresentanza del settore Medtech) e Piero Poli (CEO della Rivopharm SA e Presidente di Farmaticino, in rappresentanza del
settore farmaceutico).

“Non essendo alberi, possiamo muoverci, provare, reinventarci, capire e vedere cosa si può creare di nuovo e cosa possiamo modificare di già esistente. Il cambiamento arriva. Che sia per decisione propria, per necessità o per obbligo, è qualcosa che ci fa evolvere”, sono state le parole dell'artista svizzera Serena Maistro, ospite anche lei dell'evento. 

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