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Economia
23.01.23 - 08:470

Aumenta tutto, dagli alimentari al parrucchiere. "I ticinesi potrebbero scegliere di andare in Italia"

La crisi energetica e gli aumenti dei costi delle materie prime hanno fatto sì che le aziende e i piccoli commerci adattassero al rialzo i prezzi. Il professore alla SUPSI: "Se gli acquisti si fermano si entra in recessione"

BELLINZONA - I prezzi aumentano e i ticinesi potrebbero decidere di fare la spesa in Italia, non solo per quanto riguarda i generi alimentari. Il quadro tracciato dal Corriere del Ticino non è dei più rosei: il 60% delle aziende a dicembre pensava di aumentare i suoi costi, nel settore secondario il 70%. Sono aumentati il caffè al bar, il taglio dal parrucchiere, gli alimenti, le calzature, alcuni di poco, altri di un po' di più.

E non tutti sanno cosa fare. Le SPA e le palestre per esempio hanno in larga parte atteso, temendo che i clienti non facciano più l'abbonamento. I costi dell'energia però sono aumentati e quindi anche le spese, assottigliando i guadagni. Cosa fare, dunque? Per ora, loro attendono. Ma non è una scelta universale. C'è chi tiene duro con le sue tariffe e chi invece già da fine 2022 le ha adeguate. Si pensi ai ristoranti: uno spiega chiaramente al CdT che sui piatti di carne è stato obbligato a mettere un rincaro. D'altra parte le materie prime ora costano di più anche per loro.

Nel settore della vendita addirittura i rincari vanno dal 5% al 25%, causato dal fatto che ogni volta che un fornitore consegna la merce lo scontrino è più salato. E non ci si scordi la crisi energetica, che ha fatto aumentare i costi di tutta la filiera, trasporti compresi.

Cosa potrà succedere in Ticino? Secondo Carmine Garzia, professore di Strategia aziendale alla SUPSI, "l’inflazione genera una riduzione del potere di acquisto, ma se gli acquisti si fermano, tecnicamente, si entra in recessione. Non possiamo escludere un aumento del turismo della spesa, allargato a servizi non più strettamente legati al settore alimentare. La forza del franco sull’euro potrebbe ulteriormente spingere i consumatori al di là del confine. Con il franco forte, aumenta l’incentivo a spenderlo dove vale di più". Per le aziende, d'altro canto, le scelte sono due: "Fermo restando che aumentare i prezzi può rivelarsi rischioso, le aziende possono mantenere i prezzi riducendo i margini di guadagno, oppure possono ridurre, nel caso degli alimentari, i quantitativi venduti, le porzioni".

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