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10.12.19 - 15:000

Pelli e i suoi amori: "Mia moglie la mia ispirazione. Voglio essere un papà presente. E gli amici..."

Il direttore di Radio 3iii e TeleTicino si racconta: “Oggi torno a casa e vedendo questa grande famiglia mi sorprendo e mi riempio di gioia. Sono grato alla vita per le fortune che ho avuto e che ho per essere triste"

LUGANO – Molte foto, tanta simpatia, quel pizzico di ironia che non guasta mai. Matteo Pelli la sua famiglia la mostra così sui social, con l’orgoglio di ogni padre per i propri figli e l’attesa del terzo in arrivo. Ma ne parla poco, ammette.

“Non parlo troppo della mia famiglia sui media, lo faccio più spesso tramite Instagram tra stories e “voglia di vita”. A volte capire quale sia il limite non è facile, a volte si sbaglia, a volte semplicemente ci si rende conto di essere andati un po’ lunghi. In tutto questo la mia famiglia e i miei amici sono il mio centro, mia moglie la mia ispirazione, i miei figli la carica naturale della quale mai potrei fare a meno. Loro prima di tutto, sempre “, scrive infatti su Facebook.

Ma con liberatv l’ha fatto, facendo emergere un Pelli diverso, tenero e votato alla famiglia. “La mia vera fonte di energia è la famiglia. Mi piace essere un papà presente. È rarissimo che esca la sera, proprio perché voglio dedicarmi a loro. E vivo ogni giorno come se fosse il primo”.
Matteo Pelli e la moglie Eleonora aspettano il terzo figlio, “tutti è tre sono figli molto voluti. Non c’è stata alcuna improvvisazione. Se me lo avessero detto dieci anni fa non ci avrei mai scommesso. Ma poi trovi la persona giusta e ti metti a costruire un progetto di vita che per me, oggi, è di gran lunga il più importante”.

Ricorda quando faceva il conduttore, poi al primo appuntamento la futura moglie gli chiese se si immaginava in quelle vesti per tutta la vita. Ed ora… “Oggi quando arrivo a casa e vedo tutta questa grande famiglia, mi sorprendo e mi riempio di gioia. Non c’è stato un secondo in cui ho rimpianto il Matteo di dieci anni fa”. Un Matteo che non ha avuto periodi bui, racconta, che la tristezza la vive come “uno spazio per ritemprarsi, per riflettere.“Posso essere triste ma sono troppo grato alla vita per le fortune che ho avuto e che ho. Sono stato abituato sin da piccolo a guardare il bicchiere mezzo pieno. E questa è una delle più grandi fortune che ho, in generale. Mi piace cercare sempre di risolvere le situazioni in maniera positiva. Mi impongo quasi di farlo”.

“Essere benestante grazie al mio lavoro mi fa sentire piuttosto orgoglioso, ma non stiamo parlando di milioni. Per me il lusso è potersi concedere quello di cui tu o la tua famiglia ha bisogno, non certo comprare macchinoni o andare alla Maldive con l’aereo privato. Per me l’eccesso non esiste, non mi interessa. La consapevolezza della mia posizione sociale, mi porta ad aiutare dove posso, in maniera tangibile”, spiega, come ammette di aver sofferto per chi gli dava del “nato con la camicia”.

E le amicizie? “Non sono uno di quelli che dice che gli amici si contano sulle dita di una mano. Io ho già sperimentato di poter contare su più mani. Quello che mi conosce meglio di tutti è il Bigio e l’amico del cuore sarà sempre Ruby Belge. Al netto di mio fratello Paride a cui sono legato anche da una grandissima amicizia. Detto questo non sono neanche la persona che dice che i veri amici sono solo quelli storici. Ho coltivato delle amicizie importanti anche negli ultimi quattro o cinque anni”.

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