Politica
18.10.17 - 17:080
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
Il PS difende il dipendente Argo, "i lavoratori che denunciano malversazioni, irregolarità e altri problemi a un sindacato non sono infiltrati!"
I socialisti contro il Corriere del Ticino. "Non è accettabile definirli infiltrati di UNIA: esprimiamo il più il nostro più disaccordo riguardo a questi metodi a un modo di fare giornalismo che invece di fare luce squalificare il valoro delle testimonianze e del lavoro sindacale"
BELLINZONA - Ieri l'invalidità e le attività accessorie di Mario Morini, oggi il nome del lavoratore che, particolarmente vicino a UNIA, avrebbe portato all'esterno le informazioni sul caso Argo 1.
Il Partito Socialista non gradisce il modus operandi del Corriere del Ticino, e attacca. "Non è accettabile che dei dipendenti di 'Argo 1' vengano definiti dal "Corriere del Ticino" degli "infiltrati di UNIA" col motivo che hanno denunciato le malversazioni in seno a quest'agenzia di sicurezza! Una stampa responsabile e un giornalismo d'inchiesta serio, che si occupano di fare emergere delle malversazioni o degli scandali come "Argo1", proteggono fonti, testimoni e soprattutto proteggono l'identità e la vita privata degli stessi".
Per il PS, "un lavoratore che denuncia delle malversazioni, delle irregolarità e altri problemi a un sindacato, non è affatto un "infiltrato"!"
"Esprimiamo il nostro più deciso disaccordo riguardo a questi metodi e a un modo di fare giornalismo che invece di fare inchiesta e cercare di far luce sulle zone d'ombra dello scandalo "Argo 1" si occupa prevalentemente di squalificare il valore delle testimonianze e del lavoro sindacale", continua il post Facebook.
Morini è stato definito assolutamente attendibile, sottolinea il partito, "la testimonianza era al centro della puntata di Falò del 28 settembre, è ritenuta veritiera e confermata dalla versione di altri sette ex dipendenti della Argo 1".
Infine, "siamo soddisfatti, invece, dell'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta - come abbiamo richiesto - poiché lo scandalo "Argo 1" mostra giorno dopo giorno più zone d'ombra e dei quesiti rimasti aperti da troppo tempo che impongono delle risposte".