Politica
06.11.17 - 16:080
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"La verità sulla vacanza a Bormio e sulla presenza di Dadò alla riunione"
Paolo Beltraminelli tocca il tema della cena da 150 euro pagata da Sansonetti alla funzionaria del DSS compagna del suo presidente di partito. "La notizia a Bernasconi è arrivata tramite un funzionario dell'USSI, e anche a lei. Dadò ha voluto chiarire, non era un incontro per decidere sanzioni"
BELLINZONA – Il secondo tema che interessava a molti e su cui si sono soffermati i Consiglieri di Stato è stata la ormai celebre vacanza del presidente del PPD Fiorenzo Dadò con la compagna, responsabile del servizio richiedenti l’asilo al DSS, a Bormio, con una cena pagata da Sansonetti, responsabile Argo 1, il quale aveva riservato l’hotel.
Paolo Beltraminelli ha spiegato che la notizia a Renato Bernasconi del DASF è arrivata “tramite un funzionario USSI. La voce è poi giunta anche alla funzionaria”.
Essa ha chiesto una riunione con Bernasconi, a cui era presente il suo compagno. “Dato che le voci parlavano di una vacanza a cui aveva preso parte anche lui, ha voluto presenziare. L’incontro era volto a chiarire, non a decidere delle eventuali sanzioni ai danni della funzionaria”, ha proseguito il Ministro PPD. “Esso non è stato verbalizzato. Per quanto concerne le ricevute della vacanza, la funzionaria le ha fornite al procuratore pubblico Noseda, che ha deciso che non vi era nessun elemento di rilevanza penale, e al giurista del Consiglio di Stato per l’inchiesta amministrativa”.
Veniva chiesto quali verifiche ha svolto Bernasconi per decidere di non sanzionare la donna: “la vacanza, come ha potuto vedere, è stata pagata in contanti, tranne 150 euro per la cena, di cui la funzionaria è venuta a sapere solo al momento del pagamento. Teniamo presente che lei non ha aspetti decisionali, per cui non ha partecipato a nessuna decisione in merito al mandato assegnato alla Argo 1. Dunque, dopo le sue rassicurazioni, Bernasconi non ha avuto modo di dubitare sulle sue motivazioni”.