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Politica
08.11.17 - 12:170
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Salario minimo, sarà differenziale, ma non arriverà a 20 franchi all'ora

Christian Vitta ha presentato il messaggio di applicazione di "Salviamo il lavoro in Ticino": la forchetta sarà tra i 18,25 franchi all'ora e i 19,25 franchi orari, intesi come salario lordo. Trovato un compromesso fra gli iniziativisti e il mondo economico, ci saranno polemiche?

BELLINZONA – Il salario minimo sta per diventare realtà, ma sicuramente non mancheranno le polemiche: Christian Vitta e il suo DFE hanno licenziato il messaggio di applicazione di “Salviamo il lavoro in Ticino”, che appunto prevede un minimo. E qualcuno già non è d’accordo…

Il salario,  inteso come lordo orario, sarà differenziale, applicato per circa un’ottantina di categorie. Sarà calcolato all'interno di una forchetta compresa tra le prestazioni LAPS e le prestazioni complementari AVS (PC-AVS/AI). Tradotto in cifre, si va dai 18,75 franchi orari ai 19,25 franchi all’ora.
Cifre ben più basse di quelle auspicate, dove si parlava almeno di 20 franchi orari, per qualcuno anche di più, anche se si è arrivati a un compromesso tra quanto desideravano gli iniziativisti e quanto invece auspicato dal mondo economico. 

“Abbiamo cercato un modello che minimizzi i rischi giuridici”, ha detto Vitta.

Oltre al salario minimo, il messaggio prevede un rafforzamento del ruolo dell’Ufficio Cantonale di conciliazione e un sistema di controllo tramite Commissione tripartitica e Ufficio dell’Ispettorato del lavoro. Ma a far parlare saranno, presumibilmente, le cifre: nel Canton Neuchâtel, il precedente che tanto ha fatto discutere, il minimo era arrivato a 20 franchi orari.
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