Politica
23.01.18 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
"Caro Marchesi, no grazie". Bottinelli replica all'UDC, "ma apprezzo un'iniziativa esposta in modo così pacato"
La co-coordinatrice dei Verdi, come prevedibile, rimanda al mittente la richiesta del presidente democentrista di formare un fronte unico a livello partitico per raccogliere firme per la libera circolazione. "Noi puntiamo sulle misure di accompagnamento, ma una votazione sarà utile. Sarà un all in"
BELLINZONA – Piero Marchesi ha scritto a presidenti e Coordinatori di partito per chiedere uno sforzo di unione a favore del Ticino, svantaggiato dalla libera circolazione delle persone, a suo dire. Complice la giornata di Gran Consiglio, non siamo riusciti a parlare con Caprara e Dadò, alla guida di PLR e PPD, mentre Igor Righini del PS non aveva ancora avuto modo di leggere la missiva.
Se la risposta leghista è abbastanza scontata (Pantani ha confermato l’appoggio, se poi qualcuno entrerà nel comitato non cambia la sostanza), quella dei Verdi, per bocca di Jessica Bottinelli, è pacata, anche se rimane un no.
Cosa pensate della lettera di Marchesi? La vostra idea sull’iniziativa è chiara, giusto?“Rimango sulle linee del nostro comunicato. Si constata un fallimento del Governo nella gestione dei problemi, perché di misure di accompagnamento si parla da tempo ma non se ne sono viste poche. Riteniamo che serva qualcosa come il salario minimo, misure simili da implementare in modo più deciso: né in Ticino né a Ginevra si è visto qualcosa di incisivo. Constato un certo tipo di incoerenza da parte dei borghesi, che inneggiano all’apertura dei mercati finanziari, alla globalizzazione, e poi vogliono chiudere le frontiere. Delle due l’una, non si possono aprire i mercati e chiudere le frontiere.
Dunque, non aderiremo al comitato”.
Dunque, sorpresa della missiva del presidente dell’UDC?“Trovo l’iniziativa lodevole. Perché non sondare il terreno del proprio vicino? Personalmente non ho preclusioni per nessun tipo di alleanze, guardo piuttosto i temi. Non escluderei un domani una collaborazione con l’UDC, su questo argomento non ci siamo trovati ma non è detto che sul prossimo non siamo d’accordo. Ritengo sia stata comunque una buona idea, esposta in toni pacati, anche se non ne condivido il contenuto. Ringrazio e rimando al mittente”.
Marchesi con ogni probabilità sa di ricevere risposte negative…“Voleva rimettere il tema al centro del discorso, rilanciare il dibattito. Ripeto, in questi Ticino dove si fa la gara a chi grida più forte ben venga un’iniziativa con toni pacati, è stata una maniera elegante di entrare in materia. I nostri no saranno usati a livello elettorale? Non griderei allo scandalo se accade, ognuno tira l’acqua al suo mulino. Non penso che con queste proposte si trovino soluzioni concrete, sono comunque contenta che si vada al voto, in modo che si dica se si vogliono o meno questi accordi. È inutile proporre iniziative che in realtà non sono applicabili, tagliamo la testa al toro e andiamo al voto. Da lì si vedrà da che parte vorrà schierarsi la popolazione svizzera”.
Un voto che determinerà le sorti dei prossimi anni politici in Svizzera?“Decisamente, è un voto alla No Brexit, un all in. Vediamo cosa succede”.
Se qualcuno del vostro partito volesse aderire al comitato per raccogliere le firme, che cosa ne pensereste?“Non sarei per nulla sorpresa di trovarvi qualcuno degli ormai ex Verdi, ma appunto sono due anni che non fanno più parte del nostro movimento e se hanno trovato un partito più vicino alle loro idee, tanti auguri e senza rancori. Per quanto concerne i Verdi, penso che nessuno abbia assolutamente interesse a far parte del comitato”.
Paola Bernasconi