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31.01.18 - 13:580
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

A Berna dicono no alla trasparenza. "Una norma che disciplini tutti gli attori politici comporterebbe costi troppo elevati. E i partiti ricevono meno finanziamenti che altrove"

Il Consiglio Federale ha deciso di consigliare di respingere, senza nemmeno presentare un controprogetto, l'iniziativa che chiedeva di render note le provenienze di donazioni superiori a 10mila per persone e partiti. "Le peculiarità del sistema politico svizzero sono inconciliabili con le richieste"

BERNA – Un no deciso alla trapsarenza. Si chiedeva che i partiti “rendessero pubblici in particolare il loro bilancio e conto economico nonché la provenienza di ogni donazione superiore ai 10 000 franchi. Inoltre, in caso di campagne di voto, anche le persone e i comitati sarebbero tenuti a dichiarare le donazioni superiori ai 10'000 franchi, se impiegano complessivamente più di 100 000 franchi. Infine è vietato accettare donazioni anonime”. Inoltre, il Governo avrebbe dovuto emanare “a livello federale prescrizioni sulla pubblicità del finanziamento dei partiti, delle campagne elettorali e delle campagne di voto”.

Richieste contenute nella cosiddetta iniziativa sulla trasparenza, che aveva raccolto oltre 100mila firme. Il Consiglio Federale ha però indicato di respingerla, e ha deciso di non opporvi neppure un controprogetto: un no più chiaro di così non poteva esserci.

“Il Consiglio federale è del parere che le peculiarità del sistema politico svizzero siano inconciliabili con un disciplinamento nazionale del finanziamento dei partiti e delle campagne di voto, sebbene i Cantoni Ticino, Ginevra e Neuchâtel hanno adottato normative proprie in tale direzione”, si legge nella nota del Governo stesso. “Nel sistema svizzero di democrazia diretta, caratterizzato da votazioni popolari regolari, la scena politica vede la partecipazione non soltanto dei partiti, bensì anche, ad esempio, di organizzazioni e comitati ad hoc. Una normativa che disciplini tutti gli attori politici comporterebbe un onere amministrativo notevole e quindi costi considerevoli. Inoltre nel sistema politico di milizia della Svizzera, il finanziamento necessario ai partiti è comunque decisamente inferiore rispetto agli altri Paesi”.

Dunque, nessuna alternativa, un no secco. L’ultima parola spetta, ovviamente, alla popolazione.
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