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14.03.18 - 11:310
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

"Un progetto dannoso per i nostri giovani", Marchesi lancia il referendum contro la riforma della scuola. E il Mattino pare pronto ad appoggiarla

Accolta all'unanimità dal Comitato Cantonale l'idea del presidente. La Lega deciderà nei prossimi giorni se appoggiare o meno la raccolta firme, il suo giornale pare lo farà. Il problema ora sono i tempi tecnici: difficilmente si potrebbe votare il 10 giugno, la sperimentazione salta di un anno?

RIVERA – L’UDC ha accolto all’unanimità l’idea del suo presidente Piero Marchesi e lancerà la raccolta firme contro la sperimentazione de La Scuola che verrà.

Che il progetto non piacesse affatto a Marchesi era noto, e lo aveva scritto in un’opinione infuocata, dove la definiva “autoreferenziale e pretestuosa”, nonché uno strumento a pochi mesi dalle elezioni, che conferiva troppo potere al DECS nei confronti di comuni e docenti. Manuele Bertoli aveva risposto con parole altrettanto di fuoco, e dopo una lunga discussione, dove però le posizioni erano ormai profilate, la sperimentazione dei due modelli, quello originale e quello corretto da PLR e PPD, ha avuto il via libera.

L’UDC non ci sta, e la decisione è scaturita ieri nel Comitato Cantonale. “Perché si tratta di un progetto ideologico e statalsocialista, dannoso per l’educazione e la crescita dei nostri giovani. L’ultima chiamata per frenare un treno sbagliato”, ha detto il presidente, facendo riferimento alla metafora usata da Sergio Morisoli durante il dibattito.

In casa democentrista sono consapevoli che si tratta anche di un’opportunità politica a pochi mesi della elezioni. La missione è raccogliere 7'000 firme in 45 giorni, ma quando si potrebbe, eventualmente, votare? I tempi per andare alle urne il 10 giugno sarebbero stretti, e si rischia di dover ritardare la sperimentazione: non avrebbe senso in effetti partire e poi doversi fermare.

Marchesi ha spiegato che Il Mattino, come giornale, è pronto a sostenere il referendum, la Lega come Movimento deciderà nei prossimi giorni.
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