LUGANO – È sotto accusa, Marco Borradori. Non si può proprio dire che il suo mandato come presidente del CdA della LASA sia iniziato nel migliore dei modi: pochissimi giorni dopo la nomina e lo champagne per gli 80 anni dello scalo, il grounding improvviso di SkyWork ha fatto precipitare tutto. Il volo su Ginevra, per ora, non si potrà fare. E adesso?
Ospite alla RSI, col volto tirato, il sindaco ha ammesso che è stato “un colpo è molto duro, avevamo riposto parecchie speranze sul ripristino del volo su Ginevra”.
Oggi alle 17 il CdA si sarebbe trovato in riunione straordinaria.
Lo scopo è sempre riportare il collegamento, a cui ora sta pensando seriamente Alitalia, a Lugano. “Ora dobbiamo cercare altre vie, nulla è perduto. Avevamo altre piste già esplorato. L’obiettivo di ripristinare il volo su Ginevra è prioritario, la premessa indispensabile per rilanciare l’aeroporto. Ora vedremo che pista seguire. So che è difficile, ma ci proviamo, cambiando il partner”, spiega.
Quando gli chiedono se Sky Work era il partner giusto, dando voce anche alle perplessità che nel corso delle ore saranno espresse da PLR e PS, amaramente constata come “non avevamo la coda delle compagnie che facevano a gara per prendere il collegamento. Sky Work da anni ha base a Berna, lavora stabilmente, seppur con qualche difficoltà economica qua e là, è una compagnia che aveva una sua solidità in quanto piccola ma svizzera. Dunque la scelta non era necessariamente sbagliata, l’accordo in sé poteva andare bene a entrambi. Si era creata anche una certa familiarità con le persone, erano venuti a fare un volo di prova, questo prova che è una sorpresa”.