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15.10.18 - 22:120

PPD, tutti vogliono candidarsi! Jelmini e Bacchetta Cattori, "siamo a disposizione"

I due ex presidenti non compaiono nella lista della Commissione cerca ma sembrerebbero intenzionati a rientrare tramite gli organi direttivi

BELLINZONA – Grane interne in casa PPD. Se solitamente quando una lista viene proposta la sua ratifica attraverso gli organi di partito (Direttiva, Comitato e Congresso) è una formalità. Basti pensare ai nomi del PS, che hanno accolto il sì di tutti, o quelli del PLR, acclamati sabato quando hanno fatto partire l’operazione raddoppio.

Così rischia di non essere per il PPD. Che non sia un periodo facile per il partito si sa. Da qualche anno è confrontato con un’erosione di consensi e il nuovo corso Dadò sta cercando di invertire la rotta, coinvolgendo massicciamente la base. La legislatura ha visto Paolo Beltraminelli attaccato da più parti per il caso Argo 1. E se il PLR parrebbe puntare più al seggio socialista (“che vogliano riprendersi il DECS non è una novità, tutt’altro. Hanno ripetuto quanto vanno dicendo da tempo. Ci siamo occupati di questioni sociali solo noi in questi quattro anni, andremo avanti a far battaglia”, ha detto in merito Igor Righini), anche Dadò ha sottolineato l’importanza del seggio pipidino, “utile per tutelare le fasce deboli, in quanto il PLR ormai è il partito dell’economia”.

Ma certo le premesse non sono delle migliori. Infatti, dopo tante voci, oggi la Commissione cerca ha optato per i nomi di Paolo Beltraminelli, Raffele De Rosa, Michele Rossi, Elia Frapolli e Alessandra Zumthor. Unità fra tutti? Nemmeno per sogno, perché due ex presidenti come Giovanni Jelmini e Fabio Bacchetta Cattori vogliono strappare un posto nella rosa dei cinque.

Jelmini ha spiegato la sua posizione in un post su Facebook. “Sollecitato da alcuni amici che vogliono conoscere la mia posizione rispetto alle prossime elezioni cantonali, desidero fare il seguente chiarimento. Lo scorso mese di settembre, la Commissione cerca del PPD mi ha chiesto la disponibilità a figurare sulla lista per il CdS. Incoraggiato dagli stessi amici e non riuscendo a cancellare la passione per la politica e l’affetto per questo territorio e la sua gente, ho comunicato alla Commissione cerca la mia decisione di mettermi nuovamente in gioco. Visto il convincimento che ho raggiunto in queste ultime settimane e allo scopo di dare un contributo al mio partito in un momento di difficoltà, intendo confermare la mia disponibilità anche di fronte al prossimo organo direttivo del PPD. Ho sempre creduto - e le liste sotto la mia presidenza lo confermano - che agli elettori debba essere concessa una reale possibilità di scelta per designare i propri governanti. Per questo, ritengo che tutti i partiti debbano presentare liste competitive in grado di stimolare la partecipazione al voto che è il sale della democrazia. Così, tanto per comunicare a chi fosse interessato, la mia posizione. “Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili.” (Seneca)”. E ci ha detto di ritenere la partita ancora aperta. Ricordiamo tra l’altro la sua battaglia quasi all’ultimo voto con Beltraminelli…

Anche Fabio Bacchetta Cattori, che pareva essere uno dei cinque poi è scomparso dalla lista, conferma a liberatv.ch di essere sempre a disposizione per candidarsi per il Consiglio di Stato.

A questo punto, cosa faranno gli organi di partito?

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