BELLINZONA – Paolo Beltraminelli, all’apparenza, quando parla col Corriere del Ticino, è sereno. Ammette di essere soddisfatto che la presenza del suo nome nella lista del PPD non sia mai stata messa in discussione (forse qualcuno lo voleva escludere, dopo il caso Argo?), e non teme nessuno.
Sarà ovviamente l’uomo forte e se una legislatura non semplicissima ha minato i suoi consensi lo diranno solo le urne. “Non temo Jelmini e non ho mai fatto delle preclusioni su quale nome potesse o meno figurare in lista”. Non ho avuto, ruoli, quindi.
La Commissione cerca è stata diretta da Marco Passalia. Indirettamente, le candidature “spontanee”, se così possiamo chiamarle, dei due ex presidenti Jelmini e Bacchetta Cattori, mettono in discussione il lavoro svolto. Sono stati entrambi sollecitati, si sa che l’appetito vien mangiando, e una volta trovatisi fuori dalla lista, non hanno intenzione di rassegnarsi.
“Prendo atto della scelta della Commissione che, comunque, rappresenta un preavviso che dovrà ancora essere discusso e deciso dagli organi competenti del partito. Da parte mia confermo ancora la mia disponibilità a correre”, dichiara Bacchetta Cattori.
E Jelmini: “Più che amareggiato sono sorpreso perché quando sono stato convocato dalla commissione cerca mi è stato manifestato un interesse per la mia disponibilità anche in qualità di rappresentante del Mendrisiotto; escludere il Mendrisiotto non mi sembra una buona idea” fa notare come la scelta definitiva passa da altri gremi.
Passalia, dal canto suo, non si sbottona, spiegando che i nomi verranno presentati mercoledì. Dobbiamo aspettarci altri colpi di scena?