SERRAVALLE – La sinistra si sta mobilitando a difesa di Lea Ferrari, vittima di atti vandalici e di scritte di stampo neo-naziste davanti a casa. Un fenomeno che preoccupa i comunisti, che come detto nel comunicato (vedi correlati) spiegano di non essere nuovi a minacce, ma che il passaggio all’atto in sé li preoccupa.
Solidale con la vicina di banco in aula Massimiliano Ay. “Oltre alla massima solidarietà con la compagna Lea Ferrari per i gravi atti intimidatori subiti di recente, occorre chiarire che nel condannare questi fatti non ci possono essere mezze misure”, scrive sui social.
“Non si tratta di banali vandalismi o di ragazzate, al contrario hanno una chiarissima connotazione politica, di natura violenta ed eversiva, e che possono svilupparsi in senso ancora più pericoloso se li si minimizza anche da parte delle autorità o se si giustifica e istituzionalizza il più becero anti-comunismo”, precisa.
“Il Partito Comunista - Svizzera Italiana, che dal 1944 è parte integrante del dibattito democratico di questo paese, ringrazia i molti concittadini legati ai valori della nostra Costituzione che ci stanno contattando indignati per quanto accaduto. A loro garantiamo che il lavoro serio, propositivo e rigoroso dei comunisti svizzeri potrà solo continuare e intensificarsi”, termina Ay.
Durissimo il possibile candidato al Nazionale per il PS Andrea Ghisletta: “Hanno riaperto le fogne! Solidarietà a Lea”.
Il Comitato per lo Sciopero Femminista del prossimo 14 giugno vede l’episodio come una violenza sulle donne.