di Paolo Beltraminelli*
Continua la protesta per le condizioni di alloggio dei richiedenti l’asilo a Camorino nel rifugio della protezione civile, un rifugio che quando lo richiedemmo per l’emergenza rifugiati nel 2014, che ha creato i presupposti per il caso che ha contribuito in maniera certamente rilevante alla mia mancata rielezione in Consiglio di Stato, è stato difficilissimo da ottenere!
Ci è voluta una trattativa piuttosto importante.
In quegli anni quasi tutti i comuni ci dicevano NO e i richiedenti da alloggiare aumentavano vertiginosamente settimana dopo settimana!
Fu difficilissimo, ma riuscimmo a tenere la situazione sotto controllo e superare il momento difficile, anche grazie alla comprensione di poche mosche bianche e alla presenza di un vecchio centro della Croce Rossa a Paradiso.
Poi per fortuna la situazione migliorò, le attribuzioni diminuirono e riuscimmo pure provvidenzialmente a costruire un nuovo centro fuori terra a Cadro.
Ora il problema impellente non è più trovare alloggi ma migliorarli, intento molto lodevole. Anche noi cercammo ovunque alloggi migliori rispetto alle protezioni civili, trovammo qualcosa per pochi mesi.
Oggi la situazione appare la medesima, senza per fortuna l’emergenza... non mi sembra che vi siano offerte per mettere a disposizione alloggi fuori terra, neppure provvisoriamente in attesa della prevista costruzione definitiva di alloggi fuori terra a Camorino, le cui procedure sono in corso.
*ex Consigliere di Stato