LUGANO – Lo strascico della manifestazione dei Molinari di sabato non si spegne. A interpellare il Municipio di Lugano sono i consiglieri comunali democentristi Alain Bühler, Raide Bassi e Tiziano Galeazzi. E ne hanno per tutti, dai media al Municipio di Lugano.
“Sabato si è tenuta la manifestazione degli autogestiti e dei loro sostenitori. Una manifestazione per la quale non è stata presentata nessuna richiesta di autorizzazione ma che, indirettamente, ha ricevuto purtroppo il benestare delle Autorità. Non solo, la Città ha dovuto organizzare e dispiegare un enorme dispositivo di sicurezza al fine di evitare incidenti, procedere con il blocco di svariate arterie stradali cittadine, gestire le deviazioni dei trasporti pubblici fino a sera e procedere al riordino e la pulizia del suolo pubblico”, scrivono.
Non è piaciuto come è stata trattata a livello mediatico. “Coralmente, i media hanno dato ampio spazio all’evento definendolo pacifico e senza problematiche di sorta. Una definizione che, sia noi che una buona parte della cittadinanza, non condividiamo. Ciò che è accaduto in Via Monte Boglia, gli insulti rivolti ai rappresentanti dell’ordine e il lancio di oggetti, secondo il nostro parere rappresentano una problematica non da poco. L’affissione selvaggia di manifesti che indicano lo Stato come un soggetto di stampo mafioso e i poliziotti come scagnozzi e bastardi, sempre a nostro modo di vedere, non hanno nulla di pacifico”.
“Dichiarare che tutto ciò faccia parte della democrazia, stride un po’ con la realtà dei fatti. Altrimenti, in modo del tutto democratico, ogni cittadino sarebbe autorizzato a organizzare manifestazioni di questo stampo senza inoltrare regolare richiesta al Municipio e godere quindi dei medesimi diritti che sono stati concessi agli ex-molinari. Il precedente a cui appellarsi è sotto gli occhi di tutti”, proseguono. “Per non parlare dei costi che tutto ciò ha generato e che, come da prassi, ricadono direttamente sulle spalle dei contribuenti”.
E chiedono al Municipio:
"1) Quanti agenti delle forze dell'ordine sono stati impiegati per questa manifestazione non autorizzata? A quali corpi di polizia appartengono? A quanto ammonta il costo del loro impiego, mezzi e attrezzature compresi? A quale ente verrà fatturato il costo del dispositivo di sicurezza?
2) Quante ore di lavoro dell’Amministrazione comunale sono state impiegate per seguire l’organizzazione dei vari servizi cittadini prima, durante e dopo la manifestazione non autorizzata? Di quali dicasteri, divisioni e uffici si tratta in dettaglio? Sono stati utilizzati mezzi e/o attrezzature comunali? Quali? A quanto ammonta il costo di tutto ciò?
3) È stato fornito del materiale ai manifestanti sia durante la manifestazione che per la “cena popolare”? Se sì, a carico di chi?
4) Il Municipio è a conoscenza di danni e/o imbrattamenti di proprietà pubbliche e/o private? Se sì, quali?
5) Un normale cittadino, gruppo di cittadini o un ente per organizzare una qualsiasi manifestazione su suolo pubblico è chiamato a presentare una regolare richiesta al Municipio corredata da un formulario di sei pagine, al quale vanno allegati tutta una serie di documenti ufficiali. Gli ex-molinari manifestano e lo fanno senza seguire la prassi alla quale sono chiamati ad attenersi tutti i comuni cittadini. Il Municipio ritiene giusto tutto ciò? Non ritiene che vi sia una palese disparità di trattamento?
6) Il Municipio è intenzionato a proseguire sulla via della rassegnazione e della passività anche in caso di future manifestazioni non autorizzate?
7) Come giudica il Municipio l’atteggiamento dei manifestanti nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine chiamati a garantire la sicurezza in città durante la manifestazione?
8) Il Municipio ritiene che manifestare illecitamente sia un atto democratico da rispettare?"