di Omar Wicht*
Il servizio di Striscia la notizia, di ieri mi ha lasciato allibito. Una giornalista o presunta tale della trasmissione, girava per le strade di Lugano facendo l’elemosina ai Ticinesi, chiedendo l’orario e “sfottendo” sul fatto che noi Ticinesi siamo messi male, non avendo neanche i soldi per l’orologio.
Su questo non la contraddisco, pure io ho venduto recentemente un orologio, ma al polso della rampante e simpaticone giornalaia non mi pareva di vedere un Cartier.
Ma ci rendiamo conto? Noi siamo il terzo “datore di lavoro” a livello di numero ai cittadini italiano dopo la Repubblica e la Fiat, e questi ci vengono a “sfottere” dicendo, che in Svizzera siamo messi male?
Aime’ fossi in loro un esamino di coscienza me lo farei, sul fatto del loro “supporto” sleale lavorativo che apportano nel nostro Cantone e mi spiego: Recentemente sono emersi, diversi casi di dumping e caporalato, dipendenti italiani che purché di lavorare in Svizzera erano disposti per anni a restituire 1000.- anche 1500.- chf al mese.
Chissà in quanto lo stanno facendo, o ancor peggio lo faranno. Tutto questo a discapito del Ticino, dei Ticinesi e della nostra dignità.
Cara Striscia la notizia, e cari Italiani, non so chi è messo peggio, ma una cosa è certa: chi viene in Svizzera a cercar fortuna siete voi... noi al massimo veniamo a fare la spesa e le vacanze.
*Consigliere comunale, Lugano