di Omar Wicht*
Tra tutte le misure attuate dal nostro governo, nessuno si è posto il problema dei nuovi permessi G, che appena allentate le misure di contenimento del virus, verrano rilasciati.
A mio modo di vedere, visto la particolare situazione venutasi a creare a pochi km dal Ticino, oltretutto visto che anche il Ticino è stato toccato in maniera marcata e lo è tutt'ora, auspico che il noto "via vai" del frontalierato, venga in maniera decisa dimezzato o diminuito notevolmente.
Ho letto che anche il presidente dell'ordine dei medici della Lombardia era molto preoccupato, per i lavoratori frontalieri dovrebbero a breve tornare in Ticino a lavorare, si potrebbe giustamente trovare un accordo e non farli venire fino ad emergenza conclusa, penso sia la decisione più saggia a tutela della nostra e della loro salute. Giustamente, i lavoratori frontalieri che svolgono attività essenziali ed indispensabili nel nostro paese, sono i benvenuti.
Anche qualche papà, o qualche mamma che deve esercitare il diritto di visita dei figli, abitando magari a Como e avendo i figli a Lugano, oppure,per motivi comunque validi e seri, con un'autocertificazione sarebbero lecito l'ingresso.
Ma ripeto, fino ad emergenza conclusa definitivamente con zero casi positivi e zero morti, auspico che le autorità non rilascino più nessun nuovo permesso G e si affidino alle risorse interne del paese. Anche noi, ahimè dovremo fare la nostra parte e fare la spesa in Ticino.
Come si suol dire ognuno deve fare il suo, con la consapevolezza di uscirne vincitori.
*Consigliere comunale Lugano, Lega dei Ticinesi