BERNA – Adesso, le FFS non negano più. I problemi ci sono e non sono lamentele estemporanee. “Le FFS hanno commesso degli errori nella pianificazione della formazione e dell’impiego del personale di locomotiva. Questo è il motivo per cui nei giorni di punta non ci sono macchinisti a sufficienza”, si legge in una nota. E meno male, perché la situazione, tra treni stracolmi e ieri addirittura un convoglio fermo per mancanza del macchinista sta diventando pesante.
Un’ammissione che fa piacere anche al PLR. “Mentre per molto tempo le FFS hanno “liquidato” le lamentele sui ritardi con un laconico “sono impressioni dei passeggeri”, ora le ferrovie sembrano voler prendere molto più sul serio un problema che il PLR segnala ormai dal 2015, data di un’interrogazione sul tema del granconsigliere Fabio Käppeli. Nel frattempo, i cantieri per il miglioramento della rete ferroviaria, l’introduzione di moderni convogli e i nuovi collegamenti come il tunnel di base del Ceneri offrono finalmente una prospettiva migliore. Per il PLR è importante non limitarsi alle sterili polemiche, ma attivarsi politicamente alla ricerca di soluzioni per rispondere all’accresciuto utilizzo della rete ferroviaria, che resta certamente un dato positivo, anche dal profilo ambientale, ma che sta rendendo le FFS vittime del loro successo tra ritardi nella consegna dei nuovi treni e mancanza di personale”, si legge in un comunicato.
“Chi paga si aspetta un servizio all’altezza, ci mancherebbe, e anche il più economico possibile. Alcune delle recenti critiche nei confronti delle FFS sono certamente giustificate, ma molte altre sono invece un po’ eccessive e strumentali. Gli sforzi delle FFS sono concreti e visibili in molti settori: i cantieri su cui si lavora sono molti, i nuovi treni stanno arrivando e dopo l’apertura del Ceneri muoversi in Ticino e verso la Svizzera sarà una nuova rivoluzione. Dare più flessilità alla gestione del traffico è però fondamentale. La politica, una volta identificato il problema,deve orientarsi alle soluzioni”, ha detto Fabio Käppeli, autore della prima interrogazione ormai quattro anni orsono.
Come migliorare? Il PLR non ha dubbi. Oltre all’indispensabile completamento di AlpTransit, “una di queste soluzioni è l’introduzione di maggiore flessibilità nella gestione del traffico. Ma non solo, perché anche il Mendrisiotto ha bisogno di un segnale chiaro: per questo motivo ci impegniamo a Berna – anche attraverso Giovanni Merlini – per il completamento di AlpTransit e il potenziamento del trasporto pubblico. Manca personale? Questo ci preoccupa, ma significa che è il momento di investire, perché in futuro la mobilità continuerà ad essere centrale per il Paese”, scrivono i liberali. “Attualmente, delle 6 “tracce” orarie disponibili attraverso la galleria di base del San Gottardo, ben 4 sono riservate al traffico merci. Fatto che impedisce una gestione più flessibile del traffico, specie negli orari di punta. Attribuendo, ad esempio, un numero maggiore di “slot” al traffico passeggeri in determinate fasce della giornata, si aumenterebbe la capacità della rete in favore del trasporto di persone. Basterebbe compensarle nei momenti di minor pressione per mantenere la ripartizione stabilita. Come PLR sosteniamo soluzioni concrete, invece di facili slogan”.