BELLINZONA - Se l'MPS ha detto un chiaro no e i Verdi, riuniti in assemblea, hanno chiesto quanto meno di inserire un emendamento che renda obbligatoria l'entrata in vigore del salario minimo nel 2024, il PS non si è ancora espresso ufficialmente. Ci sono però delle prese di posizione di esponenti di spicco.
Manuele Bertoli si era chiesto se non si sarebbe potuto puntare un po' più in alto, bacchettando il PLR che non aveva firmato con la convinzione che quella cifra avrebbe favorito i frontalieri. Dunque, sostanzialmente appoggiava quanto firmato da Ivo Durisch.
Il membro di direzione Adriano Venuti la pensa diversamente:
"Con 20.-- fr all'ora non si possono vivere giorni sereni, con 19 si fa la fame. In nessuno dei due casi si può parlare di salario dignitoso!", tuona.
"Faccio politica da alcuni anni, abbastanza per aver imparato che spesso l'avversario politico, specialmente se si trova in una posizione di forza, non si accontenta di andare avanti per la sua strada, ma vuole portarti dalla sua parte con discussioni estenuanti. Certe volte, può capitare che esausti della discussione con la quale si vorrebbe trovare una giusta soluzione, ci si accordi su un compromesso che di fatto tale non è, anzi!", accusa velatamente la destra.
"Ho molta stima dei compagni e degli amici che in Commissione della gestione si sono adoperati per dare finalmente concretezza all'iniziativa popolare che chiede l'introduzione di un salario minimo dignitoso e li ringrazio per il grande lavoro svolto. Ma il mio affetto non va solo ai commissari del mio partito e a quello dei Verdi. Il mio affetto va a tutta la popolazione ticinese, alle lavoratrici e ai lavoratori che si aspettavano qualcosa di più, perché il compromesso raggiunto è insufficiente!".
"Chi conosce questo Cantone e il modo con cui si nega palesemente l'esistenza di un vero dramma fatto di sottoccupazione, dumping salariale, sostituzione della manodopera indigena, premi di cassa malati insostenibili, affitti elevati eccetera, sa che il meccanismo approvato per poter superare, dopo 4 anni, la soglia dei 20.-- fr/ora incontrerà tutte le resistenze immaginabili e che quindi non consentirà mai di raggiungere un salario dignitoso", prosegue.
Per concludere: "Quel rapporto non va bene e dovrà essere emendato. Non perché ce lo chiede l'MpS o perché lo chiede l'assemblea de I Verdi. Bisogna farlo perché ce lo chiedono le lavoratrici e i lavoratori. Bisogna farlo perché il Partito Socialista, il partito degli ultimi, degli sfruttati, della giustizia sociale non può accettare di scendere a compromessi su certi temi", è il suo invito.