BERNA - Da un po' in Svizzera è allarme profughi. In particolare ne stanno arrivando sempre di più al confine sud, quello di Chiasso. E Marco Romani chiede lumi a Berna per capire come si può agire.
Tanto per citare qualche numero della SEM, a ottobre 2022 sono state registrate in Svizzera 3208 domande d’asilo, ossia 527 in più che nel mese precedente (+19,7 %). Rispetto a ottobre 2021, il numero di domande è aumentato di 1707 unità. I principali Paesi di provenienza delle persone che nel mese di ottobre hanno chiesto asilo in Svizzera sono stati l'Afghanistan (1154 domande; 330 in più rispetto al mese di settembre), la Turchia (644; +100), il Burundi (315; +179), l'Algeria (160; +19) e l'Eritrea (151; +2).
Sempre nel mese di ottobre, 1525 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità o sono state rimpatriate o trasferite in uno Stato terzo. E per quanto concerne i cittadini ucraini, che possono avere lo statuto S, 2757 persone lo hanno richiesto presso i centri federali d'asilo. Nel medesimo lasso di tempo lo statuto S è stato concesso a 2360 persone, mentre in 110 casi è stato negato perché non erano soddisfatti i criteri pertinenti. In 5212 casi lo statuto di protezione S è cessato dopo la sua attivazione, mentre in 1373 casi è in esame la fine dello statuto stesso. A fine ottobre le persone titolari dello statuto S erano in totale 60'.601.
Ma non sono solo le richieste di asilo a preoccupare Romano. Egli ha depositato vari quesiti a cui il Consiglio Federale dovrà rispondere durante l'ora delle domande, citando anche il particolare caso del Ticino e spiegando come la stessa Svizzera sia spesso zona di transito.
"Nelle ultime settimane è aumentato massicciamente il numero di migranti che entrano in Svizzera dal confine sud, in primis da Chiasso", si legge.
Vuole sapere:
"L'Ufficio della dogana e della sicurezza dei confini prevede un potenziamento dei controlli e un sostegno locale? Dato che solo una minima parte delle persone chiede asilo, mentre la netta maggioranza afferma di "voler solo attraversare la Svizzera", l'approccio è coordinato con i cantoni per combattere i soggiorni illegali e le attività dei passatori".