BELLINZONA - Cosa accadrebbe se Marina Carobbio fosse eletta in Consiglio di Stato e dovesse lasciare dunque il suo posto al Consiglio degli Stati? Per un paio di sessioni il posto rischierebbe di essere vacante, il che può causare delle problematiche a livello di rappresentanza politica del Ticino a Berna.
Per questo motivo, i partiti cercano una soluzione per arrivare a una soluzione che possa andare bene per tutti, una soluzione a favore del Ticino nonostante gli steccati politici, in una ricerca di accordo sui generis. Si vorrebbe trovare un nome e aggiustare le norme elettorali in modo da non avere una agguerrita campagna elettorale prima di quella già programmata per le federali di ottobre.
In quella direzione è andato un incontro tra i presidenti di tutti i partiti rappresentati a Berna. La direzione, come riferisce ticinonews, parla chiaro: Carobbio non è intenzionata a dimettersi prima della elezione cantonale, in primis perchè "sarebbe pretestuoso pensare di essere già eletta" (parole del co-presidente PS Fabrizio Sirica).
Dalla riunione sono scaturite quattro opzioni. Nella prima, i movimenti politici si accorderebbero per un nome, andando dunque verso una elezione tacita. Nella seconda, con più candidati, si cercherebbe di accordarsi su una tornata elettorale che abbia un solo turno. Le altre due sono più tecniche: una allungherebbe il periodo di vacanza a 6-7 mesi per evitare le suppletive, l'altra vorrebbe rendere possibile un turno elettorale in estate.
Cosa sceglieranno i partiti? Ora analizzeranno le varie possibilità e tra due settimane si riuniranno ancora.
A livello di nomi circola quello di colui che siede al momento sulla poltrona per cui è in corsa Carobbio, ovvero quello dell'attuale Consigliere di Stato uscente Manuele Bertoli, che come noto non si ricandida. I due si scambierebbero dunque di fatto il posto, anche se Bertoli ha detto di essere disponibile solamente per una supplenza di una o due sessioni.