LUGANO - Il Municipio di Lugano ha concesso un'ulteriore proroga di un anno, fino al 31 marzo 2024, delle misure di agevolazione straordinarie concesse agli esercizi pubblici.
La fruizione di maggiore spazio pubblico dovrà tuttavia essere compatibile con il contesto
circostante. In particolare, non sono ammesse recinzioni e delimitazioni in particolare
attraverso barriere, vasi di fiori, piante o altri elementi che circoscrivano o chiudano il
perimetro occupato dagli esercizi.
Le agevolazioni straordinarie per gli esercizi pubblici erano state introdotte nel 2020/2021, con l’obiettivo di sostenere gli esercizi pubblici cittadini durante e a seguito del periodo pandemico. L’esperienza è stata molto apprezzata dalla popolazione e dai turisti per la sua valenza di elemento aggregatore del tessuto urbano comunale, portando maggiori vitalità e vivibilità alla città. La gastronomia e il commercio cittadino, da parte loro, hanno potuto beneficiare di un ritorno economico.
Il Municipio ha quindi deciso di prorogare fino alle prossime festività pasquali - con
scadenza il 31 marzo 2024 - le tre misure di agevolazione straordinarie, con la condizione
che gli esercizi pubblici, laddove necessario, adattino le delimitazioni e le rendano permeabili con l’area pubblica circostante, evitando di creare una percezione di privatizzazione. In particolare, dovranno essere evitate delimitazioni attraverso barriere, vasi di fiori o piante che circoscrivano il perimetro, così come recinzioni che creino l’effetto di chiusura rispetto al contesto pubblico circostante.
Le misure sono le seguenti: possibilità di estendere gratuitamente l'area pubblica
autorizzata degli esercizi pubblici fino a un massimo del +30%; mantenimento di un iter
semplificato per l'autorizzazione alla posa di strutture temporanee; concessione di suolo
pubblico per l'installazione di strutture temporanee della ristorazione nelle vicinanze degli esercizi pubblici che, per ragioni di spazio, non possono beneficiare delle prime due
agevolazioni. In questi casi è applicato uno sconto del 30% sull’area pubblica per garantire parità di trattamento con i beneficiari della prima misura.