BELLINZONA - Matteo Buzzi, capogruppo dei Verdi in Gran Consiglio, scrive sul Corriere del Ticino: “Visti i regali fiscali ai ricchi degli ultimi anni e senza una revisione dei compiti e delle priorità dello Stato, è inevitabile andare verso un aumento delle imposte (abolendo il decreto Morisoli). In genere l’aumento delle imposte è però molto più equo (progressività, si paga in funzione delle proprie possibilità) che il taglio dei servizi o dei sussidi (che tocca maggiormente le fasce già fragili e il ceto medio)”. La maggioranza di destra, conclude, “ha però perso il contatto con la realtà del Paese e i nodi stanno venendo al pettine”.
Immediata la replica di Piero Marchesi, presidente UDC ticinese, che scrive su Facebook: “Ticinesi, preparatevi all’aumento delle imposte. Nel 2021, in modo molto chiaro il popolo ticinese approvò il Decreto Morisoli, che chiedeva il pareggio dei conti entro il 2025 agendo sulla spesa (nessun aumento di tasse e imposte). Il Governo del Mulino Bianco ha continuato a dormire sonni tranquilli, prima perché c’erano le Elezioni cantonali (dove bisognava farsi vedere generosi e nascondendo i problemi sotto il tappeto), poi quelle Federali, dove i partiti di Governo non hanno voluto presentare misure di risparmio per non perdere voti. Ora, siamo oramai a febbraio e non c’è ancora il preventivo approvato (scandaloso quando i Comuni sono obbligati a farlo per fine dicembre). Ad aprile ci saranno le Elezioni comunali, vuoi che i partiti di Governo approvino risparmi prima di questo appuntamento elettorale? Infatti, PLR, Il Centro e Lega, hanno firmato un rapporto di maggioranza che andrà di fatto a smontare in gran parte i già modesti risparmi proposti dal Governo.
E dunque? La Costituzione ticinese fissa un limite all’indebitamento. In buona sostanza, o si limitano i costi (obiettivo del Decreto Morisoli), oppure si aumentano le tasse e le imposte a carico dei cittadini e delle Piccole e medie imprese. L’irresponsabilità della maggioranza politica a Bellinzona è quella di non essere in grado di risparmiare il 4-5% del budget dello Stato (qualsiasi azienda lo fa in 5 minuti), infatti, si tratterebbe di ridurre i costi di 200 milioni di un budget di oltre 4100 milioni. Il tempo c’era per fare piccoli risparmi su un arco di 4-5 anni, ma per il Governo meglio tirare a campare.
Presto arriverà la notizia che l’unica soluzione sarà l’aumento delle imposte. A questo punto, ancora una volta e ve lo garantisco, l’UDC cercherà di impedirlo chiamando di cittadini al voto. Basta prendere in giro la gente! Uno studio commissionato dal Cantone dimostra che la nostra amministrazione pubblica costa il 30% in più di quelle della media degli altri Cantoni. Si cominci da lì, con la non sostituzione di tutti i partenti. L’UDC ha già fatto molte proposte in questo senso, ma, ancora una volta i partiti di Governo guardano dall’altra parte".