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Politica
26.02.24 - 10:480

Sciopero statali, il PLR: “Un boomerang insostenibile e controproducente”

Speziali: “Sosteniamo piuttosto i tanti dipendenti che lavorano e a cui non servono scioperi, ma una gestione più orientata e moderna dell’amministrazione pubblica, dove si premiano le persone capaci e si responsabilizza il loro ruolo”  

BELLINZONA - “Il PLR non condivide assolutamente lo sciopero dei dipendenti pubblici del 29 febbraio. Un’astensione dal lavoro che si trasformerà presto in un boomerang, perché la popolazione - già confrontata con situazioni di difficoltà - non comprenderà, né approverà una nuova protesta che, stavolta, interferirà con importanti servizi dello Stato”. Con queste parole i liberalradicali ticinesi esprimono, in una nota stampa, il proprio disaccordo con l’iniziativa annunciata dai sindacati, sottolineando come lo sciopero rischi di essere “controproducente e doloroso”, alla luce dell’importante appuntamento con la votazione sulle misure di compensazione IPCT che si terranno a breve.

“La decisione da parte del Consiglio di Stato di versare ai dipendenti un contributo di 400 franchi e concedere loro due giorni di congedo pagato appare quasi un gesto insignificante di fronte alla posizione intransigente della maggioranza sindacale e di una parte dei docenti”, annota il PLR nel comunicato. “Come peraltro sottolineato anche dal SIT – che esprime un sindacalismo realista e non ideologizzato – questa posizione risulta poco solidale con la stessa classe impiegatizia. Infatti a scioperare sarà una minoranza dei dipendenti pubblici e dei docenti. Purtroppo la maggioranza degli impiegati, che ha posizioni moderate e manifesta attaccamento al servizio pubblico, si trova sempre più a disagio con la divisione interna e con la radicalizzazione d’importazione manifestata in particolare dalla parte più intransigente dei docenti”.

Il PLR esprime perciò profondo dissenso verso la strumentalizzazione politica della scuola sostenendo piuttosto i tanti dipendenti pubblici che lavorano. “A loro non servono scioperi, ma una gestione più orientata e moderna dell’amministrazione pubblica – dove si premiano i dipendenti capaci, dove si responsabilizza il loro ruolo - puntualizza Alessandro Speziali, firmatario del comunicato -. Una pubblica amministrazione ancor più efficiente ed efficace, adattata al modello della Confederazione per quanto riguarda gestione, organizzazione e capacità innovativa”.

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