BELLINZONA - I dipendenti cantonali che siedono nel CdA dell'Istituto di Previdenza del Canton Ticino percepiscono un doppio stipendio? Lo chiede l'UDC in una interrogazione, che va a braccetto con un'altra che ruota ancora attorno all'IPCT e al suo risanamento, partendo da voci che sostengono come un membro del CdA incassi 24mila franchi annui.
"Il Consiglio di Amministrazione dell’IPCT è composto da 10 membri e, tra questi, 5 sono rappresentanti degli assicurati attivi. Alcuni di loro sono dipendenti dell’Amministrazione cantonale, dunque dedicano il loro normale tempo lavorativo allo Stato. Da informazioni giunte alle orecchie dell’UDC, i membri del CdA dell’IPCT percepiscono un onorario annuale di 24'000.- franchi", si legge infatti nel testo, con primo firmatario Alain Bühler. "I dipendenti pubblici che siedono nell’organo percepiscono il doppio stipendio?”, è la domanda di base.
Per chiarire se davvero l'onorario annuo è quello citato e per comprendere come ci si comporta nei confronti dei dipendenti pubblici, i quesiti posti al Governo sono:
"A quanto ammonta l’onorario annuale dei membri del CdA dell’IPCT?
Mediamente, quante volte si riunisce il CdA dell’IPCT?
Le riunioni del CdA si tengono in orari del tempo di lavoro?
Come vengono gestite le assenze dei dipendenti dell’Amministrazione che siedono nel CdA dell’IPCT?
Le assenze sono considerate tempo di lavoro, oppure sono assenze non remunerate?
Se fossero riconosciute come tempo di lavoro, l’onorario versato dall’IPCT viene versato dai membri del CdA dipendenti dello Stato alle casse cantonali?
Se no, non ritiene scorretto che percepiscano due entrate per lo stesso tempo di lavoro, ossia il normale stipendio e l’onorario da Amministratore?".
Nell'altro atto parlamentare, si chiede conto delle parole del direttore dell’IPCT Daniele Rotanzi che, in una intervista al CdT, "ha espresso la sua fiducia nel piano di risanamento della previdenza del Canton Ticino". Dichiarazioni che cozzano con quelle del perito previdenziale dell’IPCT, secondo cui "la probabilità di raggiungere un grado di copertura dell’85% entro il 2051 – come richiesto dalla legge – è solo poco più del 50%". L'UDC vuol capire chi ha ragione e soprattutto chiede al Consiglio di Stato se "ae la sente di escludere, a priori, che il popolo verrà ancora una volta chiamato a contribuire a un risanamento dell’IPCT dopo l’importante contributo già da esso concesso di quasi 500 milioni di franchi nel 2012".