di Boris Bignasca*
Il tema della migrazione è fonte di preoccupazione in tutta la Svizzera e particolarmente in Ticino. Il Ticino è infatti la principale porta d'entrata In Svizzera dei flussi migratori. Dato che il tema dei costi legati a questo tipo di immigrazione è presente a livello federale, sarebbe opportuno chiedersi anche - in un periodo in cui si chiedono sacrifici ai Ticinesi - quanto paga il Cantone per questo fenomeno.
In aggiunta, vista l'intenzione del Consiglio federale di ribaltare gli oneri sui Cantoni, accorciando da 7 a 4 anni il periodo di partecipazione ai costi di integrazione, è legittimo chiedersi se quanto si fa in Ticino è sufficiente per non far scoppiare i costi legati all'asilo.
Per questi motivi chiediamo al Consiglio di Stato:
1. Quanti erano al 31.12.2023 i rifugiati (di tutte le tipologie) in Ticino? E al 30.09.2024? Di questi, quanti con statuto S?
2. Come si struttura il costo per un singolo rifugiato (alloggio, cassa malati, spillatico, vitto, sicurezza, varie…)?
3. Al netto dei contributi federali, a quanto ammontano i costi totali di rifugiati secondo la LAsi e gli statuti S? Quanto solo per la LAsi?
4. Il costo netto per rifugiato (LASI o statuto S) in Ticino è inferiore o superiore rispetto alla media intercantonale?
5. Qual è il tasso di occupazione dei rifugiati ai sensi LASI e quello dei rifugiati statuto S? E come siamo messi rispetto alla media svizzera?
6. Quanti rifugiati alloggiano in strutture collettive e quanti in appartamento? Di quanto variano i costi tra una o l’altra scelta?
*capogruppo Lega