LUGANO - Anche la Lega dei Ticinesi pretende indagini approfondite in merito all’atto di violenza carnale ai danni di una minorenne sul treno Lugano-Chiasso emerso ieri, i cui autori sarebbero probabilmente due richiedenti asilo anch’essi minori. Con un atto parlamentare inoltrato dal capogruppo Boris Bignasca, la Lega dei Ticinesi ha rivolto una serie di domande al Governo, volte a far chiarezza sullo svolgimento dei fatti e sullo stato della situazione di caos imperante nell’ambito dell’asilo.
Pubblichiamo il testo dell'interrogazione del Gruppo Lega al Consiglio di Stato:
“L’odioso atto di violenza sessuale perpetrato su un treno da alcuni migranti presunti minorenni ai danni di una ragazzina è un disastro annunciato. I fautori della politica immigrazionista attualmente in essere ne portano la piena responsabilità. Il gravissimo reato commesso non è che la (purtroppo) prevedibile conseguenza di una politica migratoria improntata all’accoglienza scriteriata in cui la Svizzera persiste per motivi ideologici” così scriviamo come Lega dei Ticinesi in un recente comunicato stampa riguardo al recente stupro di cui si è avuto notizia ieri.
Gli episodi di violenza attorno ai centri per richiedenti asilo crescono, mentre i media mainstream tacciono, omettono o sminuiscono. Pertanto chiediamo al Consiglio di Stato riguardo al caso specifico:
- Di che età sono i due richiedenti asilo accusati di stupro?
- Di che nazionalità sono i due richiedenti asilo accusati di stupro?
- Da quanto tempo sono in Svizzera i due richiedenti asilo accusati di stupro?
- Quanto costa al mese la gestione di questi due richiedenti asilo accusati di stupro?
- Cosa facevano sul treno alle 6 di mattina questi due richiedenti asilo accusati di stupro?
E inoltre chiediamo al Consiglio di Stato a carattere generale:
- Il consiglio di Stato ritiene che la situazione a Chiasso e nei dintorni degli altri centri asilanti sia accettabile?
- I migranti economici che commettono reati devono essere allontanati subito dal Paese, senza se né ma. Idem quelli che non hanno diritto di rimanere in Svizzera. Come mai questo non succede?
- Quante sono le strutture per asilanti, richiedenti asilo e permessi simili in Ticino? (indicare il numero, il tipo, il numero di ospiti e la distribuzione per distretto)
- Gli orari d’uscita degli asilanti dagli appositi centri federali vanno drasticamente ridotti, in particolare durante i fine settimana, come ha chiesto a più riprese la Lega. Come mai invece vengono lasciati stupratori liberi di girare sui treni?
- L’attuale prassi prevede che un migrante che si dichiara minorenne viene, se non in casi eccezionali, considerato tale “fino a prova del contrario”, e quindi messo a beneficio dei relativi privilegi. È ancora sostenibile questa prassi?
- Vengono svolti accertamenti al fine di verificare l’età dei richiedenti l’asilo? Se si, di che tipo?
- È vero che il cantone prevede di dislocare altri richiedenti sul territorio (ad esempio Arzo)? I comuni e la popolazione sono stati coinvolti? Chi paga i costi di gestione (sicurezza accresciuta)?