LOCARNO - L'avvocato Marco Broggini, legale dei giudici Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, ha diramato oggi una presa di posizione sulla decisione della La Commissione di ricorso sulla Magistratura - presieduta dall'avvocato Franca Galfetti Soldini (nella foto) -, che ha negato l'effetto sospensivo alla destituzione dei suoi patrocinati decisa a fine anno dal Consiglio della Magistratura.
"La Commissione - scrive Broggini - pretende che la negazione dell’effetto sospensivo ai noti ricorsi contro la destituzione dei giudici Quadri e Verda Chiocchetti sarebbe giustificata da un interesse pubblico prevalente, e meglio dalla necessità di garantire il 'buon funzionamento del Tribunale penale cantonale, e quindi della giustizia penale ticinese'. Ribadisco che a mio giudizio questa vicenda ha ben poco a che vedere con l’applicazione della legge, ma è retta principalmente da speculazioni e interessi politici.
Fino alla destituzione immediata dei miei clienti, avvenuta con decisione 10 dicembre 2024, non è mai emerso un solo esempio di sedicente mal funzionamento del TPC. Nelle decisioni di destituzione non si menziona un solo episodio. Ora si giustifica il diniego dell’effetto sospensivo ai ricorsi presentati con questo pretestuoso argomento.
Va ricordato che i giudici Quadri e Verda Chiocchetti hanno continuato a presiedere Corti di assise correzionali e criminali fino a pochi giorni prima del 10 dicembre. Qualora non fossero reintegrati, le sentenze da loro pronunciate, ma non ancora motivate per iscritto e firmate dai medesimi saranno nulle, e i relativi processi andranno ricelebrati. Attualmente, con due soli giudici attivi, è stato necessario rinviare vari dibattimenti pubblici persino a carico di persone in carcere preventivo.
Del resto è evidente che eventuali sostituti non potranno certo presiedere Corti di assise a breve, e ristabilire in qualche modo la celerità necessaria. Alla faccia del buon funzionamento della giustizia penale ticinese... È pacifico che le decisioni odierne verranno impugnate al più presto davanti al Tribunale federale".