LUGANO – Piena fiducia a Paolo Sanvido, nonostante l’sms inviato dallo stesso all’amico Pedrazzini in cui gli offriva il primariato e altro, con tutti gli uomini e i mezzi desiderati.
"Abbiamo confermato la nostra fiducia a Paolo Sanvido. Il suo è stato un messaggio privato, di attestazione di stima e solidarietà, che poi s’è rivelato un gesto ingenuo. Il tutto è diventato pubblico. Ma da qui a farlo andare nel penale ce ne corre", ha detto al Caffè Edy Dell’Ambrogio. Il CdA si è riunito venerdì mattina, appena resa pubblica la notizia del messaggio.
Pedrazzini aveva risposto in modo molto formale all’amico Sanvido, declinando l’offerta e spiegandogli che aveva intenzione di mostrare il testo ai vertici del Cardiocentro. Da cui è partita la segnalazione al Governo e alla Pretura. Pedrazzini stesso aveva chiesto per lettera alla direzione di non usare l’sms, però ormai era troppo tardi.
E Sanvido? Si dice amareggiato. "Conosco perfettamente le leggi e le competenze degli organi dell’Ente ospedaliero: è dunque da escludere e neppure immaginabile che abbia avuto l’intenzione di assumere da solo un professore. Pertanto, si è trattato di una comunicazione privata, di un messaggio di solidarietà e consolatorio nei confronti di un amico", ha dichiarato. “Devo purtroppo constatare che c’è una escalation nel livello di violenza degli attacchi e questo, oltre ad essere molto triste, non giova al sistema sanitario ticinese".