AMBRÌ – Sono scaduti i tre anni di intesa sui Ticino Rockets, la realtà giovanile che unisce Ambrì, Lugano e Biasca, atta a far crescere i ragazzi ticinesi e poi a lanciarli. L’Ambrì ne ha fatti tuoi parecchi, compreso mister Cereda che si è fatto le ossa in Serie B a Biasca.
Ora c’è un problema: dal prossimo anno, si potrà retrocedere, dunque bisognerà a tutti i costi trovare il modo di rafforzare ulteriormente la squadra, magari non puntando solo su giovani locali bensì anche su giocatori e stranieri esperti. Con un problema: costa.
Secondo rumors riportati da tio in settimana, fra gli azionisiti (non solo Lugano e Ambrì ma anche Biasca, appunto, e Davos) ci sarebbe maretta. Qualcuno ha insinuato che in particolare i bianconeri non vogliano spendere e che dunque l’Ambri sarebbe pronto a rilevare il 100% del team, facendolo però poi diventare un suo farm team al 100%.
“Ciò che è importante, in questo momento, è che il progetto sportivo continui. Non contano gli uomini, chi andrà a occupare un posto nel Consiglio di Amministrazione; conta solo che la collaborazione che tanto bene ha fatto ai nostri giovani – e i dati sono lì a dimostrarlo – possa proseguire. È fondamentale che Ambrì e Lugano possano trovare un accordo. I nomi, i colori, tutto il resto in questo momento deve passare in secondo piano”, ha detto a tio. Davide Mottis, presidente dei Rockets.
I leventinesi non hanno gradito le voci circolanti e hanno replicato con un comunicato. “L’HCAP è al lavoro da mesi per garantire un futuro al progetto dei “Ticino Rockets” dopo il primo triennio regolato da accordi precisi. Quale azionista di maggioranza della HCB SA, e quale club che ha notevolmente beneficiato del progetto Rockets sul piano sportivo, l’HCAP è logicamente il primo interessato al raggiungimento di larghe intese al proposito, con i partner attuali e con potenziali partner futuri”, si legge, segno che comunque qualcosa dietro le quinte si sta muovendo, e da tempo.
“Il chiacchiericcio mediatico degli ultimi giorni, purtroppo alimentato da fughe di notizie e velate accuse, di parte e chiaramente pilotate, non contribuisce di certo alla serenità necessaria al raggiungimento di queste intese. Ciascuno si assuma le sue responsabilità, ma l’HCAP da parte sua non intende commentare in alcun modo queste manovre e questi “rumors” fino al raggiungimento di una intesa stabile e duratura, che possa essere pubblicamente comunicata.”, termina la nota.
Dalla Corner Arena invece tutto tace.