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Il Blog di Don Gianfranco
21.01.24 - 11:260
Aggiornamento: 22.01.24 - 09:10

L’intervista di Fazio a Papa Francesco: "Un bimbo senza sorriso è un crimine"

Don Gianfranco Feliciani: "Le parole del Papa sono state una ventata di speranza, un dono di tenerezza e un invito a non venir mai meno alla pace"

*Di Don Gianfranco Feliciani

Nella lunga intervista concessa la sera di domenica scorsa alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, papa Francesco ancora una volta ha fatto sentire la sua voce contro la guerra. E ha raccontato della profonda tristezza che ha provato quando, in occasione di un’udienza riservata a un gruppo di bambini giunti dall’Ucraina, ha notato come tutti quei piccoli erano incapaci di sorridere.

Ecco le sue parole. “Anche quando mi sono avvicinato a loro per offrire dei doni, della cioccolata, nessuno sorrideva. Che un bambino dimentichi il sorriso è criminale. Questo fa la guerra. Ruba ai bambini la gioia e la spontaneità del sorriso. È terribile. I bambini sono i grandi sfruttati. Poi quando arrivano a vent’anni e finiscono in carcere giudichiamo male questa generazione. Ma è stata la società a farli diventare così, perché sono stati posti ai margini”. E ha aggiunto: “La guerra toglie il futuro ai bambini e arricchisce i fabbricanti di armi. Tante volte le guerre continuano o diventano più estese per vendere più armi o provare armi nuove”.

Sulla questione dei migranti il papa così si è espresso: “Con il problema dei migranti c’è tanta crudeltà. Sono trattati tante volte come cose, penso alla tragedia di Cutro, lì davanti, annegati. Non chiudete le porte, per favore”. C’è il diritto a restare e il diritto a partire, ha detto Francesco, ribadendo che “dobbiamo togliere tutte queste mafie che sfruttano i migranti”. Fra gli argomenti affrontati nel colloquio televisivo non poteva mancare un riferimento alle recenti polemiche sulla benedizione alle coppie irregolari o dello stesso sesso. Ha ammesso Francesco candidamente: “Quando prendi una decisione c’è un prezzo di solitudine che tu devi pagare”. Ma il papa è convinto che questa è la strada giusta, perché è la strada del Vangelo: “Nella Chiesa c’è posto per tutti, tutti, tutti. Non possiamo condannare le persone dall’inizio. Tutti dentro e poi si vede. Questo è l’invito del Signore. Ognuno con il proprio fardello, perché ognuno ha il suo, e il Signore dice: tutti. Lo dice il Signore, non lo dico io. Il problema è quando noi facciamo delle selezioni”.

L’intervista è stata seguita da 3 milioni di telespettatori. Per tutti, sicuramente, le parole del papa sono state una ventata di speranza, un dono di tenerezza e un invito a non venir mai meno nel coraggio dell’amore e della pace. Grazie, papa Francesco!

*Arciprete di Chiasso

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